Economia

Alitalia, il piano industriale e gli esuberi

neXtQuotidiano 18/07/2019

Atliantia chiede modifiche al piano che favorirebbe soprattutto Delta. I licenziamenti paventati a quota 2000

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Oggi Ferrovie dello Stato e Atlantia si incontrano per definire il piano industriale per Alitalia. I Benetton chiedono profonde modifiche al piano definito da FS con Delta: tocca alla società di Giovanni Castellucci fare la prima mossa. Il lavoro congiunto dovrà essere completato entro il 15 settembre. È la data ufficiale fissata dal ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, perla presentazione del piano e dell’offerta vincolante e definitiva ai commissari per l’acquisto delle attività Alitalia. Spiega oggi Gianni Dragoni sul Sole 24 Ore che il piano di Fs e Delta prevede una riduzione della flotta dai 117 aerei attuali a 102 dal primo gennaio 2020, i jet di lungo raggio scenderebbe roda 26 a 23; ci sarebbe una parziale risalita fino a 25 nel 2023 (su 109 aerei totali).

Atlantia chiede maggiore sviluppo verso Nord America e Asia, ritiene che il piano sia troppo a favore di Delta e di Air France-Kim. Dal lato Fs si fa notare che il piano prevede un aumento del 20% dei voli per il Nord America nel 2020, con nuove rotte da Roma per Washington (tutto l’anno) e San Francisco (estiva). In Asia si prevede l’apertura della Roma-Shanghai e ci potrebbero essere destinazioni addizionali (Hong Kong, Shenzhen). Un altro punto di discussione è l’handling a Fiumicino, Atlantia vuole più tagli e maggior efficienza nei servizi.

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Alitalia, la cordata e le offerte (Corriere della Sera, 13 luglio 2019)

Ma c’è un altro punto sotto la lente: quello degli esuberi, che potrebbero superare quota duemila. Sul tavolo di lavoro per il piano, che partirà a breve con una serie di incontri tra i partner, c’è già la bozza messa a punto in questi mesi da Fs e Delta e che ora, dopo l’ingresso di Atlantia nella cordata, è destinata ad alcuni aggiustamenti di rotta, tra cui una spinta ai ricavi e al traffico sul lungo raggio e l’aggiunta di misure per migliorare i servizi a terra seguendo il modello Fiumicino. Potrebbe subire modifiche anche il capitolo flotta: l’attuale bozza prevedrebbe la messa a terra di 18 aerei, ma la conseguente riduzione dei movimenti a Fiumicino, gestito da Aeroporti di Roma, potrebbe non essere gradita ad Atlantia.

Leggi anche: Alitalia, Atlantia, FS e la strategia chiagni e fotti di Di Maio

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