Economia
La nazionalizzazione di Alitalia parte a fine maggio
neXtQuotidiano 24/03/2020
Nella spa, controllata da Invitalia (ma circolano anche altre ipotesi), ci saranno, almeno nella fase iniziale, non più di 70 aerei contro i 114 attuali. Gli altri, quasi tutti in leasing, resteranno a terra
Per Alitalia la gara con gli otto concorrenti è già sfumata e il governo si prepara alla nazionalizzazione che verrà avviata a fine maggio. Il Messaggero oggi spiega che nella spa, controllata da Invitalia (ma circolano anche altre ipotesi), ci saranno, almeno nella fase iniziale, non più di 70 aerei contro i 114 attuali. Gli altri, quasi tutti in leasing, resteranno a terra, facendo risparmiare i costosissimi canoni di affitto. Poi, quando e se il mercato ripartirà, la compagnia di bandiera potrà tornare a crescere.
Se questo è lo schema a cui sta lavorando il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, non sono pochi i dubbi e gli scogli da superare. Anche se, considerata l’emergenza assoluta in cui si muove il trasporto aereo, una mano al salvataggio di Stato arriverà proprio dall’Europa. Oggi la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, dovrebbe siglare un patto con Francia, Germania e Spagna per supportare il settore in maniera adeguata, con sgravi fiscali, sostegni economici, interventi e misure per salvaguardare l’occupazione. Insomma, il dramma del virus, che ha messo in crisi le principali compagnie mondiali, può rappresentare un’opportunità per ripensare l’intero sistema, dando ossigeno proprio ad Alitalia.
Ieri nel faccia a faccia virtuale governo-sindacati sul futuro della compagnia, nessuno ha scoperto le carte, ma qualche notizia è comunque trapelata. La prima, subito smentita, è stata quella di una compagnia con al massimo 25 aerei, in sostanza gli attuali che volano in questi giorni per Farnesina e protezione civile. La seconda, vera a tutti gli effetti, è la conferma del processo di nazionalizzazione avviato. Che in una sofferta conference call, Patuanelli, De Micheli e la ministra del lavoro Nunzia Catalfo, hanno ufficialmente ribadito. Non solo. Nella Newco avranno un ruolo nel board anche alcuni rappresentanti dei lavoratori.
«Poiché la liquidità in cassa sta terminando, ci e stata comunicata l’idea di arrivare in tempi brevi alla costituzione di una nuova Alitalia a partecipazione statale» hanno rivelato congiuntamente Cgil e Filt. Secondo Andrea Cuccello, segretario confederale della Cisl, e Salvatore Pellecchia, segretario generale della Fit-Cisl, restano da chiarire il perimetro delle attività della Newco e il piano industriale. II dimensionamento, secondo i due rappresentanti, non può essere effettuato tenendo conto degli attuali volumi di traffico che sono crollati, al pari di tutte le altre compagnie, per effetto delle misure di contenimento del contagio del Covid-19. La nuova Alitalia, nei piani del governo, dovrà poter contare su adeguati scivoli e prepensionamenti per poter decollare.