Salvate il soldato Alessandra Mussolini dall’attentato di Strasburgo (possibilmente con un blindato)

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-12-12

L’onorevole Mussolini ieri sera diceva che “se ne fregava” di quello che stava succedendo per le strade di Strasburgo perché lei era ferma da ore dentro ad un ristorante e nessuna macchina andava a prenderla. Oggi rincara la dose e se la prende con l’Europarlamento che non ha inviato nemmeno un autoblindo per metterla in salvo

article-post

«A me di tre ore fa non me ne frega adesso non siamo in sicurezza». Così ieri sera l’onorevole Alessandra Mussolini spiegava la sua situazione durante una telefonata con Sky Tg24. L’eurodeputata era rimasta bloccata – come altri colleghi tra cui Affronte dei Verdi e la Dem Bonafè – all’interno di un ristorante dopo l’inizio dell’attentato terroristico di ieri sera a Strasburgo.

Alessandra Mussolini “abbandonata” dalle istituzioni europee a Strasburgo

Comprensibilmente in preda al panico (trovarsi nel “bel mezzo” di un attentato non è un’esperienza piacevole) la Mussolini si lamentava di essere stata abbandonata dalle istituzioni europee e dalle forze dell’ordine all’interno di un ristorante. La preoccupazione principale era quella di non poter arrivare alla macchina per abbandonare la zona: «noi siamo in questo ristorante e non possiamo andare a piedi alla macchina perchè la macchina on la fanno arrivare qui quindi noi non sappiamo cosa fare».

Di nuovo: è comprensibile che la Mussolini volesse andarsene dal ristorante, che riteneva poco sicuro. C’è però da ricordare che in quelle ore tutta la città era bloccata e che gli unici a potersi spostare erano poliziotti, agenti e operatori del servizio di soccorso. Ieri notte sono morte tre persone e altre dodici sono rimaste ferite. Ma la Mussolini “se ne frega”.

mussolini strasburgo attentato - 4

Non potendo evacuare magicamente la città per coloro che si trovavano vicino al luogo dell’attentato – ma non sappiamo in quale zona precisa si trovasse l’eurodeputata – l’unica possibilità era quella di rimanere all’interno del luogo sicuro in attesa dei soccorsi. È davvero orribile che per rendersi conto dell’effetto che provocano gli attentati terroristici, paura, senso di impotenza e di abbandono, la Mussolini abbia dovuto per forza trovarcisi in mezzo. Chi scrive il 3 giugno 2017 si trovava cento metri dal London Bridge, alla Mussolini posso solo dire benvenuta nel club. E per fortuna siamo entrambi vivi.

La fantastica sbroccata di Alessandra Mussolini dopo l’attentato di Strasburgo

Forse stamattina qualcuno ha fatto notare che quel “non me ne frega” in diretta televisiva è stato un piccolo scivolone. In fondo si potrebbe dire: chi se ne frega se la Mussolini è dovuta rimanere tre ore dentro ad un ristorante quando diverse persone sono morte o hanno riportato delle ferite. Quello che conta è che l’onorevole e la quasi totalità delle persone che ieri sera si trovavano a Strasburgo siano uscite incolumi. Questo evidentemente anche grazie al lavoro delle forze dell’ordine (e all’impreparazione dell’attentatore).

mussolini strasburgo attentato - 3

Ma per la Mussolini non basta. E così oggi ha pubblicato un video dove si lamenta di essere stata abbandonata e lasciata sola: si sono preoccupati solo dei deputati all’interno del Parlamento e il resto che morisse. Secondo l’eurodeputata il Segretario Generale Klaus Welle avrebbe dato l’ordine di far evacuare i deputati all’interno del Parlamento e di non far andare a prendere deputati, assistenti e interpreti fuori dal Parlamento con le macchine dell’Europarlamento. Il discorso è un po’ confuso: o l’Europarlamento è stato chiuso e i deputati blindati o è stato fatto evacuare (è vera la prima, non la seconda).

mussolini strasburgo attentato - 2

Logisticamente poi non si capisce come avrebbero fatto le auto di servizio ad andare a recuperare deputati e dipendenti dell’Europarlamento in giro per la città se le autorità avevano fatto bloccare tutto il traffico veicolare. Non c’è nessun motivo per cui durante un attentato muoversi in macchina sia più sicuro che rimanere fermi, avrebbero potuto esserci ordigni esplosivi, camion bomba, qualsiasi cosa (e si è visto durante gli attentati a Bruxelles di qualche anno fa) e quindi spostare a casaccio senza alcun piano tutti coloro che si trovavano fuori dall’Europarlamento poteva essere ancora più pericoloso.

mussolini strasburgo attentato - 5

Ma anche su questo la Mussolini ha le idee chiare e si chiede come mai non ci fosse «neanche una macchina, un blindo, un blindato» che la potesse andare a prendere. Magari c’era un blindato Uber?  Stendiamo un velo pietoso sulla considerazione che a Strasburgo ci sono anche cittadini normali, ma di loro la Mussolini evidentemente se ne frega.

Leggi sull’argomento: L’attentato di Strasburgo? Un false flag contro i Gilet Gialli

 

Potrebbe interessarti anche