La messa per Carola Rackete che fa arrabbiare i leghisti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-08

La vicenda, che ha scandalizzato anche gli Amici della Tradizione Cattolica di Forlì, riguarda una messa “per Carola Rackete e tutte le donne di coraggio come mettono la legge di dio prima della legge degli uomini” a Corteolona

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Una messa per sostenere Carola Rackete e “tutte le donne di coraggio che mettono prima la legge di Dio rispetto alla legge degli uomini”. Così un prete di Corteolona in provincia di Pavia ha deciso di dedicare una messa a Carola e ricordare la missione cristiana, secondo quanto ha raccontato il ministro Gian Marco Centinaio, pavese, che ha rilanciato la notizia sui suoi social.

La messa per Carola Rackete che fa arrabbiare i leghisti

“Siamo in un paese libero quindi accetto (ma non condivido) la scelta di un prete della mia provincia di celebrare una messa per Carola – ha scritto il ministro su Facebook– proprio perché siamo in un paese libero mi permetto di consigliare al prete di pensare un pochino di più ai propri parrocchiani anziché fare queste pagliacciate”.

messa per carola leghista

La vicenda, che ha scandalizzato anche gli Amici della Tradizione Cattolica di Forlì, riguarda una messa “per Carola Rackete e tutte le donne di coraggio come mettono la legge di dio prima della legge degli uomini”, è svelata dalla foto scattata a un manifesto poi evidenziata. Abbiamo provato a contattare la parrocchia in questione per verificare in modo indipendente la notizia ma purtroppo il parroco non era al momento presente.

La messa è sospesa andate in pace

Alla fine la messa programmata per venerdì “per Carola Rachete e tutte le donne di coraggio che mettono la Legge di Dio prima della legge degli uomini” è stata sospesa. Ad annunciarlo è stato don Roberto Beretta, parroco di Pieve Porto Morone. Una decisione presa in seguito ad un colloquio avuto oggi con il vescovo di Pavia, Corrado Sanguineti. “Pur continuando a pregare incessantemente come cristiano e prete, da solo e con la comunità parrocchiale – spiega don Roberto -, per tutti i migranti, per coloro che tra di loro sono morti nei viaggi di terra e di mare in cerca di un futuro umano e per tutti coloro che in nome dei diritti fondamentali di ogni uomo si prestano ad assistere, accogliere e integrare questi nostri fratelli che il Padre celeste assegna alle nostre preoccupazioni come segno dei tempi nel quale ne va del nostro appuntamento con Dio e del futuro della persona umana italiana e occidentale, dopo un confronto con il Vescovo diocesano si è giudicato opportuno sospendere la messa di venerdì prossimo a Pieve”.

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