Adinolfi si è offeso perché Rizzo e Paragone hanno iniziato la campagna elettorale senza di lui

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-22

Il leader del Popolo della Famiglia, che qualche settimana fa ha ufficializzato la nascita di un movimento con Simone Di Stefano, è molto risentito

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Ha fondato un partito, in compagnia dell’ex leader di CasaPound Simone Di Stefano, con l’ambizione di diventare la casa di tutti quelle piccole forze politiche che vogliono rappresentare un’alternativa ai partiti considerati “tradizionali”. Un invito che, però, non sembra esser stato raccolto tra i più “grandi” tra quei movimenti. E per questo Mario Adinolfi si è molto risentito e ha deciso di pubblicare su Twitter un suo sfogo contro coloro i quali potevano essere i suoi alleati in vista delle elezioni del prossimo 25 settembre.

Adinolfi offeso per il comportamento di Rizzo e Paragone

Il leader del Popolo della Famiglia, infatti, si aspettava una convergenza in APLI (Alternativa per l’Italia) o una collaborazione con Italexit e Partito Comunista. Ma i primi giorni di campagna elettorale sembra offrire uno scenario molto differente rispetto alle sue aspettative:

“Leggo che Rizzo raccoglie le firme per la sua lista con Toscano, Paragone fa lo stesso per Italexit, noi di APLI stiamo per avviare i nostri banchetti. Affinché sia chiaro, noi siamo pronti anche subito a fermare tutto e a valutare percorsi unitari. La gente ci vuole uniti”.

Gli altri, dunque, hanno già iniziato. APLI, invece, ancora no anche se è in procinto di predisporre i propri banchetti in giro per le varie città italiane. Da Nord a Sud visto che questa volta non ci sarà da “conquistare” la piccola (ma bellissima) Ventotene, ma il Parlamento della Repubblica italiana. E quelli che aveva inserito in agenda come suoi possibili alleati per percorrere questa strada lunga due mesi di campagna elettorale, sembrano voler correre da soli. Marco Rizzo e Gianluigi Paragone, forse i due nomi “più forti” che entreranno all’interno dell’alveo elettorale in vista del 25 settembre, stanno andando per conto loro, senza coinvolgere il leader del Popolo della Famiglia. Insomma, la famiglia allargata per tentare di entrare alla Camere e al Senato non sembra poter funzionare.

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