Economia

A chi va il bonus degli asili gratis annunciato da Conte?

neXtQuotidiano 11/09/2019

L’impegno di Conte sembra indirizzato soprattutto ai territori dove il servizio è particolarmente carente in modo da avviare «senza indugiare oltre» il riequilibrio annunciato da anni. Ma le cose non stanno esattamente così

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Il bonus per gli asili gratis annunciato un paio di giorni fa da Giuseppe Conte durante il suo discorso per la fiducia alla Camera va per il 94% al Nord Italia. Il conto è del Mattino, che oggi ritorna sugli impegni traditi dell’Italia con l’UE sul tema – ci siamo impegnati ad offrire un posto almeno al 33% dei piccoli sotto i tre anni, ma siamo appena al 21,6% – e con il Mezzogiorno molto indietro in particolare per Puglia (13,6%),Sicilia (9,3%), Calabria (8,8%) e Campania (fanalino di coda con il 6,7%). E se si considerano solo le strutture pubbliche, in massima parte comunali, le percentuali si dimezzano. L’impegno di Conte,quindi, sembra indirizzato soprattutto ai territori dove il servizio è particolarmente carente in modo da avviare «senza indugiare oltre» il riequilibrio annunciato da anni. Ma le cose non stanno esattamente così:

Visto che oggi gli asili nido sono soprattutto al Centronord è chiaro che anche il bonus prenderà quella destinazione. Con uno squilibrio nettissimo: l’Istat calcola il contributo delle famiglie alle iscrizioni dei piccoli nelle strutture pubbliche in 276 milioni. Se il bonus per i nidi gratis dovesse azzerare queste rette, andranno 259 milioni al Centronord e 17 milioni al Mezzogiorno, ovvero il 94% nelle aree più dotate di servizi.

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Asili gratis: i posti regione per regione (Il Mattino, 11 settembre 2019)

Con quali fondi si potrà coprire il bonus? E, soprattutto, con quali risorse si potranno costruire i nidi dove mancano?

Il tesoretto già c’è ed è un fondo creato dal decreto legislativo 65 del 2017 sulla «Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni», una delle novità della legge sulla Buona Scuola. I soldi del fondo sono stati distribuiti alle Regioni, le quali li hanno ripartiti tra i Comuni, a partire dal 2017. Per l’esattezza 209 milioni il primo anno, 224 milioni nel 2018 mentre ancora sono da ripartire i 239 milioni dell’anno in corso.

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