L’8 settembre di Giuseppe Conte

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-10

Nel suo discorso alla Fiera del Levante il premier usa parole inappropriate e riferimenti storici assurdi per il giorno della resa dell’Italia. Sarà anche il suo?

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Anche Lavinia Rivara su Repubblica oggi sfotte il presidente del Consiglio Giuseppe Conte per l’incredibile discorso letto alla Fiera del Levante per l’8 Settembre, il giorno in cui Badoglio firmò l’armistizio con le forze angloamericane, la resa da cui scaturirono poi la Repubblica di Salò, l’occupazione dei tedeschi e l’inizio della guerra civile. «Oggi è l’8 settembre In quella estate di 75 anni fa si pose fine a un periodo buio della nostra storia. Iniziava un periodo di crescita chiamato miracolo economico. Vogliamo ricreare la stessa fiducia verso il futuro che allora animava i nostri genitori», ha detto Conte dimostrando di non sapere che il periodo più buio della II Guerra Mondiale era appena iniziato e mischiandolo con il boom economico degli Anni Sessanta che nulla c’entrava nella questione.

Scegliere quella data come il simbolo di una rinascita, dicendo addirittura, come ha fatto Conte sabato alla Fiera del Levante di Bari, che il governo del cambiamento deve ricreare quel clima di fiducia nel futuro che c’era allora, non è stata proprio una trovata felice. «Il premier confonde l’8 settembre col 25 aprile» è il coro sarcastico che si leva sui social, dove fioccano gli attacchi di tutta l’opposizione, dalla base ai dirigenti.

Un costernato Arturo Parisi cita un altro passaggio surreale del discorso pronunciato dal presidente del Consiglio: «Oggi come 75 anni fa la vocazione commerciale del Paese ci sta aiutando ad uscire da uno dei momenti più difficili della nostra storia». «La vocazione commerciale ?! Fu resa incondizionata!» twitta Parisi.

L’impressione, come ha fatto giustamente notare David Grieco su Globalist, è che Conte abbia scambiato l’8 Settembre per il 25 Aprile. Oppure, più prosaicamente, che lo staff multimediale che segue il presidente del Consiglio abbia confuso i cassetti da cui prendere i prontuari di frasi fatte per ogni occasione.

giuseppe conte 8 settembre 25 aprile

Cose che capitano quando la confusione è tanta sotto il cielo occidentale.

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