Economia

730: la precompilata 2019 da oggi online

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-04-15

Il trend era già in rialzo, ma tra il 2015 e il 2018 altri 1,5 milioni di contribuenti hanno scelto il modello che consente di avere i rimborsi fiscali a luglio in busta paga

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La dichiarazione precompilata 2019 per il 730 sarà da oggi online con la pubblicazione sul sito dell’Agenzia di circa 30 milioni di dichiarazioni, tra 730 e Redditi Pf. Spiega il Sole 24 Ore:

Di fatto, le Entrate puntano a ricevere dai cittadini – senza l’intervento di Caf e commercialisti – il 14% dei 730. Percentuale che corrisponde a 2,9 milioni di modelli, cui andranno aggiunti gli invii diretti di Redditi Pf (circa 140mila lo scorso anno). Si tratta di un target tutto sommato “minimo”, che migliora solo di poco i 2,88 milioni del 2018, quasi che il Fisco abbia scelto di non considerare che negli anni precedenti c’è sempre stato un incremento a doppia cifra.

Prudenza? Oppure il Piano della performance 2019-21 – il documento in cui è indicato l’obiettivo – tradisce la consapevolezza che l’invio diretto non potrà aumentare più di tanto? Cinque anni fa, alla vigilia del debutto della precompilata, c’era chi ipotizzava di raggiungere i 4,5 milioni di fai-da-te già al termine del triennio di sperimentazione. Cifra, questa sì, troppo ambiziosa, in uno scenario in cui si è semplificata la procedura telematica di trasmissione, mentre le regole fiscali restano ingarbugliate (come dimenticare le 360 pagine della circolare esplicativa al 730 del 2018?).

730 precompilata 2019

730: la precompilata 2019 (Il Sole 24 Ore, 15 aprile 2019)

Un risultato la precompilata l’ha sicuramente ottenuto: aumentare il numero dei 730 utilizzati dagli italiani, come si vede dalle statistiche fiscali dell’ultimo decennio. Il trend era già in rialzo, ma tra il 2015 e il 2018 altri 1,5 milioni di contribuenti hanno scelto il modello che consente di avere i rimborsi fiscali a luglio in busta paga. E dopo dal 2016 è tornato a salire anche il numero dei 730 trasmessi dagli intermediari (Caf e professionisti). Sono calati, invece, i modelli Redditi, che hanno risentito anche della crisi economica e per i quali l’invio fai-da-te pare destinato a rimanere residuale.

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