Opinioni

6000 Sardine E.T.S.: la polemica sulla società dei fondatori delle Sardine

Mario Neri 28/12/2019

La società si chiama 6000 Sardine E.T.S. ed è stata fondata dai quattro che hanno creato il movimento delle Sardine: ha raccolto 54mila euro in quattro giorni per fare da cassaforte alla raccolta fondi on line per il concerto-evento del 19 gennaio a Bologna. E sta scatenando qualche polemica, come racconta oggi Il Fatto Quotidiano […]

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La società si chiama 6000 Sardine E.T.S. ed è stata fondata dai quattro che hanno creato il movimento delle Sardine: ha raccolto 54mila euro in quattro giorni per fare da cassaforte alla raccolta fondi on line per il concerto-evento del 19 gennaio a Bologna. E sta scatenando qualche polemica, come racconta oggi Il Fatto Quotidiano in un articolo a firma di Paolo Frosina:

“Le donazioni andranno su un contocorrente dell’associazione che ne deterrà piena responsabilità, e rendiconterà la spesa di ogni euro raccolto”, si legge nell’appello. Per qualche ora la novità ha colto di sorpresa le Sardine di tutta Italia. Nessuno sapeva dell’associazione, né di chi fossero i suoi rappresentanti: nessun annuncio, né invito a candidarsi per gli organi dirigenziali o a contribuire a scrivere lo statuto. Solo dopo numerose richieste di chiarimenti i 4 fondatori hanno comunicato –in privato – che l’iniziativa è stata loro, e che le cariche obbligatorie (presidente e vice,segretario,tesoriere), sono loro appannaggio. E a molti la cosa non è andata giù, soprattutto perché il conto corrente potrebbe arrivare a raccogliere centinaia di migliaia di euro.

sardine mattia santori

L’obiettivo fissato per coprire le spese del concerto (50 mila euro) è stato superato a tempo di record, e la raccolta è aperta fino al 16 gennaio. Continuando a questo ritmo si potrebbero sfondare i 200 mila. Che fine faranno le eccedenze? N el l ’appello c’è scritto che verranno usate per “finanziare progetti futuri dell’associazione”. Che però, al momento, include 4 persone. “MI CHIEDO a cosa sia servita l’assemblea convocata a Roma”, si sfoga una Sardina della prima ora. “Lì eravamo in 150 e si è detto che tutti contavamo allo stesso modo. Non avevamo il diritto di sapere di quest’associazione? Non avevamo il diritto di farne parte e avere voce in capitolo sulla gestione dei fondi?”. “Chiedere 50mila euro e non dire nemmeno da chi saranno gestiti. È una cosa macroscopica, mi meraviglio che nessuno ne parli”, si legge in una chat Whatsapp.

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