Opinioni
I 50 che vanno via dal PD a Pavia
neXtQuotidiano 04/03/2017
Sono già una cinquantina gli esponenti del Partito Democratico in provincia di Pavia (tra semplici iscritti, dirigenti, quadri, consiglieri comunali e assessori di giunte locali) che hanno deciso di lasciare il Pd e di aderire al Movimento articolo 1 Democratici e Progressisti che, a livello nazionale, ha come riferimento Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. Dopo […]
Sono già una cinquantina gli esponenti del Partito Democratico in provincia di Pavia (tra semplici iscritti, dirigenti, quadri, consiglieri comunali e assessori di giunte locali) che hanno deciso di lasciare il Pd e di aderire al Movimento articolo 1 Democratici e Progressisti che, a livello nazionale, ha come riferimento Massimo D’Alema e Pierluigi Bersani. Dopo l’addio annunciato ieri da Giacomo Galazzo (assessore alla cultura del Comune di Pavia, che dovrebbe restare al suo posto in giunta per volontà del sindaco Massimo Depaoli), oggi hanno confermato la loro scelta di dimettersi dal Pd anche l’ex consigliere regionale Carlo Porcari, l’ex sindaco Piera Capitelli, l’ex senatore Tullio Montagna, Martina Draghi, vicesindaco di Cigognola (PAVIA) ed anche diversi segretari dei circoli territoriali del Partito democratico sul territorio.
“Non possiamo restare in un partito dove non è concessa la possibilità di un dibattito vero, e il percorso verso il congresso è stato preparato solo per consentire a Matteo Renzi di prendersi la sua rivincita personale”, hanno spiegato gli scissionisti pavesi del Pd. “In vista della prossime elezioni amministrative che si terranno in provincia di PAVIA – ha affermato Carlo Porcari – saremo pronti a confrontarci con tutte le forze disposte a costruire un progetto concreto per battere la liste di destra: naturalmente la nostra disponibilità di dialogo vale anche nei confronti del Pd”.