Economia
Dal 2019 rischio rincaro per Imu e addizionali Irpef
neXtQuotidiano 02/11/2018
Regioni e Comuni potranno aumentare le aliquote ai livelli massimi. Il ritocco rischia di coinvolgere quasi settemila municipalità
Con la nuova legge di Bilancio salta infatti il blocco delle imposte che entrano nelle casse di Comuni e Regioni. Gli enti avranno mano libera su Imu e addizionali, come racconta oggi Paolo Baroni sulla Stampa.
Dal prossimo anno ci saranno «inevitabilmente più tasse locali» denuncia l’ex presidente della commissione Bilancio Francesco Boccia (Pd), il primo a segnalare che con la legge di Bilancio il governo ha rimosso il blocco introdotto nel 2016. «Come accade spesso nel bilancio dello Stato il diavolo è sempre nei dettagli e basta approfondire il quadro degli investimenti pubblici per capire le scelte miopi effettuate. La sintesi della manovra – commenta Boccia – è: più tasse locali e meno investimenti pubblici».
In pratica Regioni e Comuni potranno aumentare le aliquote fino ai livelli massimi. Ovvero sino al 3,3% per l’addizionale Irpef regionale, lo 0,8% per quella comunale (con l’eccezione di Roma che è già allo 0,9%) e lo 10,6 per mille per Tasi e Imu. Oggi sono ben 6782 Comuni che potrebbero rivedere al rialzo le addizionali perché non hanno ancora raggiunto il tetto massimo, mentre altri 6516 possono rialzare l’Imu.
Aumenteranno anche le sigarette:
Il pacchetto da 20 sigarette con l’anno nuovo sarà più caro di 10 centesimi a prescindere dalle fasce di prezzo dei vari prodotti. Per il 2019 sono infatti previsti rincari della tassazione sulle sigarette per 108 milioni, altri 22,5 per il tabacco trinciato e 1,8 per i sigari.