Attualità
11 settembre: come procede la rivoluzione del generale Pappalardo
di Alessandro D'Amato
Pubblicato il 2017-09-11
Invece della poderosa manifestazione a piazza Monte Citorio il Movimento Liberazione Italia si dedicherà a “passeggiate salutari” per le vie di Roma Centro. Ma il generale se la prende anche con “i traditori” e le “spie della DIGOS”: «Ovviamente noi non siamo fessi, abbiamo scoperto tutto e abbiamo denunciato tutto alla procura! »
Il dado è tratto. Nonostante la manifestazione dell’11 e 12 settembre in piazza Montecitorio sia stata inopinatamente annullata dalla Questura di Roma, il generale dei carabinieri Antonio Pappalardo non molla e annuncia che “il direttivo al completo del Movimento Liberazione Italia capitanati dal più grande generale dei carabinieri di tutti i tempi” – isole comprese – “si faranno delle passeggiate salutari per le vie di Roma zona centro”.
11 settembre, Pappalardo, rivoluzioni e passeggiate
Certo, aver promesso una rivoluzione e aver mantenuto una passeggiata dev’essere stato un bello smacco per il generale. Ma, si sa, quando la DIGOS chiama e avverte gli alfieri della legalità rivoluzionaria non possono che accettare. Anche se non si rinunZia alla giusta indignazione nei confronti dei traditori: “Perché la Questura ci stava attenzionando? Perché noi abbiamo fatto una denuncia: la questura ha mandato due spioni all’interno della nostra organizzazione per spiarci all’hotel di Pomezia! Ovviamente noi non siamo fessi, abbiamo scoperto tutto e abbiamo denunciato tutto alla procura della Repubblica di Roma! Perché la DIGOS si è trasformata in polizia politica! Ci hanno trattato come dei sovvertitori!”.
Ieri il generale su Facebook ha spiegato per filo e per segno perché il questore ha sbagliato a vietare la manifestazione: ha sbagliato perché «venendo dalla 4° zona centro e invertendo la marcia a U nel settore preferenziale BZA adibito a traffico locale, si incanalava nel 5° settore P esclusivo per i giorni dispari, e convergeva in una zona mercato… tassativamente vietata al traffico, soprattutto dopo le severissime disposizioni pedonali, e contravveniva a più riprese agli articoli: 1, 2, 13, 35, 26, 1959, 54 e 11 del codice della strada! Sono 47.500£… me pare!» (cit.). No, in realtà lo ha spiegato in questo video.
11 settembre: come procede la rivoluzione del generale Pappalardo
Ciò detto, la rivoluzione dell’11 settembre del generale Pappalardo non si ferma. E incassa la prestigiosa adesione di Popolo Unico, che mette all’indice i traditori: “Avete visto come cadono tutte le maschere, senza dover fare nemmeno lo sforzo di strappargliele di dosso? Il Popolo dissente e si manifesta, non manifesta….SI MANIFESTA. Ed è la cosa che loro, i venduti al sistema e il sistema stesso, TEMONO DI PIU’. Siate più che potete. Le VACANZE ROMANE all’insegna delle NOSTRE BANDIERE ci attendono! SENZA NESSUN RECINTO. …….LIBERI!”
E Simone Carabella? Dopo le ingiuste accuse di tradimento nei suoi confronti, l’eroe no-vax tiene il punto e continua a spiegare che non c’erano le condizioni di sicurezza necessarie per una manifestazione di piazza. E anche se alcuni sul suo profilo si dicono delusi dal suo comportamento, ci sono anche tanti a difenderlo: “State cercando inutilmente di infangare un uomo che si è messo sempre dalla parte dei più deboli e al fianco del popolo italiano, maratone, manifestazioni aiuti concreti per le persone in difficoltà mettendoci sempre anima, cuore e faccia. Anche questa volta ha agito come sempre nel giusto cercando solo di tutelare il popolo italiano da lui invitato ad una manifestazione che prima era autorizzata e poi no. Ha semplicemente tutelato l’incolumità di ogni singola persona. Potrei scrivere per ore ma immagini e fatti parlano da sé. Sempre a testa alta ma soprattutto sempre nella legalità perché chi non agisce nella legalità è un delinquente”.
La rivoluzione è al Capranichetta
I nostri eroi intanto si trovano presso la sala Capranichetta in piazza Monte Citorio 125 e annunciano per domani la presenza a Napoli alle 17,30. L’evento facebook si va però inopinatamente riempiendo di gente che sembra soprattutto avere voglia di sfottere, anche se c’è anche chi dice di stare attenti al pericolo Black Bloc. Gli interventi sono pubblicati su questa pagina Facebook. “Glielo dico io, inizia una grande rivoluzione pacifica!”, spiega Pappalardo in un’intervista al Tempo. Il bersaglio del generale Pappalardo e dei suoi “liberatori” sono i politici, definiti “abusivi”. “Vogliamo far eseguire la sentenza della Corte Costituzionale del gennaio 2014 che ha dichiarato i parlamentari tutti abusivi, su spinta della Corte di Cassazione. E invece sono rimasti lì. Tutto questo è una bestemmia giuridica. Noi vogliamo consegnare questa sentenza alle autorità di pubblica sicurezza chiedendo di eseguirla, entro 24 ore. E inizieremo il nostro presidio permanente”.
Se i politici non andranno a casa, continua “chiederemo al Presidente Mattarella di sciogliere le Camere, nominare un governo tecnico, che noi abbiamo già pronto, e un’assemblea costituente. Non ci si può dimenticare che l’Italia ha un solo sovrano, che è il popolo. Il popolo non ne può più come non ne possono più le Forze dell’ Ordine, che sono insultate, maltrattate. Io giro l’Italia, autofinanziandomi, e mi capita di parlare con tanti carabinieri e poliziotti. Mi dicono: Generale, veniamo con lei. E io: Ragazzi, per carità, non dite queste cose”.