L’ultima sparata di Zangrillo è sul Long Covid

di Enrico Filotico

Pubblicato il 2021-08-09

Zangrillo torna a minimizzare il covid, secondo il medico del San Raffaele parlarne è una vera e propria sindrome

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Continua la battaglia tra il professor Zangrillo e la spregiudicatezza di alcune sue dichiarazioni, l’ultimo capitolo riguarda il Long Covid. “La manifestazione più grave e pericolosa della sindrome Long Covid è continuare a parlare sempre e solo di covid-19”, lo ha spiegato direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell’Irccs ospedale San Raffaele di Milano.

Zangrillo condanna la comunicazione che passa attraverso lo stesso genere di informazioni fornite in tempi di pandemia “acuta”. “Per gli italiani responsabili e sani di mente, sotto quotidiano attacco mediatico, questi numeri non hanno alcun significato”, cinguetta il medico “Comunicare ogni giorno un numero non reale di contagiati covid-19 è un’operazione inutile, ridicola e dannosa”.

L’ultima sparata di Zangrillo è sul long covid: il social lo accoglie così

Il mondo dei social ormi conosce il medico, e in molti hanno sottolineato la sua ennesima uscita incauta sul Covid.

Zangrillo è uno dei medici che spesso è stato citato dal centrodestra in questi anni di Covid, oltre ad essere il dottore che segue giornalmente le condizioni di salute di Silvio Berlusconi.

Già in passato era stato protagonista di dichiarazioni che avevano minimizzato i rischi derivanti dalla pandemia, o addirittura era stato tra i primi a vedere nel covid un problema del passato. Valutazione che fin da subito era apparsa per lo meno incauta.

 

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