Yaba, la droga di Hitler o della follia: il maxisequestro a Roma

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-11

Sequestrate 31mila pasticche,  per un peso complessivo di 3 kg e 150 grammi e un valore sul mercato al dettaglio di oltre 200mila euro, considerato che per acquistare una pasticca da 0,1 grammo bastano dai 4 ai 10 euro

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La Yaba, ovvero la droga di Hitler o della follia, è una sostanza molto in voga nei paesi del Sudest asiatico – dove è stata sintetizzata per la prima volta circa trent’anni fa – e ieri ne sono state sequestrate 31mila pasticche,  per un peso complessivo di 3 kg e 150 grammi e un valore sul mercato al dettaglio di oltre 200mila euro, considerato che per acquistare una pasticca da 0,1 grammo bastano dai 4 ai 10 euro.

Yaba, la droga di Hitler o della follia: il maxisequestro a Roma

I sacchetti con la Yaba erano nel doppiofondo di due valigie di un 40enne bengalese, Mohammad Loftor, rientrato dal paese d’origine circa una settimana fa, residente in un appartamento di via Cicere nel quartiere Quadraro di Roma. Ma doveva arrivare nel veneziano, dove è insediata la più grande comunità bengalese dopo quella romana. Il Gazzettino scrive oggi che la Yaba viene commercializzata in compresse piccole dal diametro di 5 mm e dal colore accattivante che può andare dal rosso-arancione al rosa acceso con un gusto che varia dalla fragola, alla vaniglia, all’arancia. La foggia ricorda quella delle caramelline di zucchero ma quello che più importa sono le conseguenze devastanti su fisico e psiche:

Calo repentino di peso e danni a livello del sistema nervoso centrale irreversibili. A dirlo sono i medici. Ma anche chi ne è dipendente: ti manda via di testa, e all’iniziale euforia che magari di permette di affrontare con più energia turni di lavoro particolarmente faticosi come quelli di notte, subentrano dopo breve l’aggressività, la violenza, gli stati d’ansia, la depressione, fino ad arrivare in casi estremi ad alimentare istinti suicidi.

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