Attualità
Viviana Parisi è salita sull’auto di qualcuno?
neXtQuotidiano 06/08/2020
In serata si consolida l’ipotesi che la donna – professione dj e vocalist con il nome d’arte di Express Viviana, un marito affermato dj che si chiama Daniele Mondello, nata a Torino dove ancora vivono i genitori ma da tempo residente a Venetico, stanca come lo sono tutte le madri di figli piccoli al punto da scrivere «Vorrei riprendermi il mio passato», sintomi depressivi acuiti dal lockdown – sia salita con il figlio su un’altra macchina
Il mistero della scomparsa di Viviana Parisi e del piccolo Gioele si infittisce. Un testimone dice di averla vista camminare in direzione Palermo. Ma dal punto in cui ha lasciato la macchina, affiancata al guard-rail dopo un lieve tamponamento, non si può andare da nessuna parte a piedi, tanto meno con un bambino in braccio. La Stampa spiega che oggi chi indaga punta sull’ipotesi che sia salita sull’auto di qualcuno:
Per imboccare una delle stradine che portano verso mare, la donna avrebbe dovuto superare – oltre che il guard-rail – una rete alta un metro e mezzo senza un solo varco; verso monte avrebbe dovuto attraversare e poi inerpicarsi su un terrapieno che porta ai boschi. Nonostante questo i soccorritori hanno cercato dappertutto, in questo territorio che con i suoi 226 chilometri di superficie è il novantatreesimo per estensione in Italia. Hanno chiesto ad allevatori, a cacciatori, a pastori. Hanno setacciato ruderi, casolari, depositi di attrezzi, aziende agricole. Si sono addentrati fino ai sentieri che portano al bosco della Tassita, il più vasto e meridionale d’Europa, con gli alberi patriarchi che hanno tra cinquecento e settecento anni di età. Così in serata si consolida l’ipotesi che la donna – professione dj e vocalist con il nome d’arte di Express Viviana, un marito affermato dj che si chiama Daniele Mondello, nata a Torino dove ancora vivono i genitori ma da tempo residente a Venetico, stanca come lo sono tutte le madri di figli piccoli al punto da scrivere «Vorrei riprendermi il mio passato», sintomi depressivi acuiti dal lockdown – sia salita con il figlio su un’altra macchina.
Di una persona che conosceva? Di un estraneo? Si spera nella prima ipotesi, anche se ci si chiede perché – se di allontanamento pianificato si è trattato – lei abbia deciso di lasciare la macchina proprio lì, in modo da fare scattare subito l’allarme. Di sicuro c’è che ha cambiato programma rispetto a quanto aveva annunciato al marito. E che da casa, a Venetico, anziché andare nella vicina Milazzo a comprare le scarpe per il bambino (è solo uscita a quel casello, senza pagare, ma è rientrata subito in autostrada) ha fatto rotta verso Palermo, per oltre cento chilometri. Bisogna farlo questo percorso, con gli svincoli che si succedono uno dopo l’altro: Milazzo, Barcellona Pozzo di Gotto, Falcone, Patti dove c’è la procura che indaga sul caso, Brolo, Sant’Agata di Militello. E infine Caronia. Lì, un banale tamponamento con altri mezzi, e la decisione di fermarsi in autostrada, lasciando in macchina la borsa con i soldi e i documenti, come se dovesse ritornare subito dopo.
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