Fatti
“Un gesto giocoso”: il solito lucidissimo commento di Feltri sulle molestie a Greta Beccaglia
neXtQuotidiano 30/11/2021
L’editorialista e fondatore di Libero, ancora una volta, riesce a oltrepassare il confine tra la logica del buon senso e il sessismo
Pacche sul sedere e pacche sulle spalle. Ancora una volta, Vittorio Feltri si è reso protagonista di un commento che poco si addice alla gravità di quanto accaduto sabato pomeriggio fuori dallo Stadio “Castellani” di Empoli, quando un “tifoso” della Fiorentina – Andrea Serrani, individuato dalla Polizia e che a breve riceverà un daspo e (probabilmente) una denuncia per molestie sessuali – in un atto che ha definito di “goliardia” ha dato un vigoroso schiaffo sul fondoschiena di Greta Beccaglia, inviata di Toscana Tv impegnata nella sua diretta fuori dall’impianto toscano.
Vittorio Feltri e il commento “lucidissimo” sulla molestia a Greta Beccaglia
L’editorialista e fondatore di Libero, con un fondo pubblicato sul quotidiano che ha diretto fino a poco tempo fa, minimizza l’accaduto. A partire dal gesto del “tifoso” viola:
“Ci siamo stupiti nel vedere un tifoso della Fiorentina, dopo la partita persa dai gigliati con l’Empoli, dare uno schiaffetto sul sedere di una cronista televisiva. Ma abbiamo pensato che il gesto, per la verità volgarotto, del Tizio fosse abbastanza giocoso, non certo una aggressione”.
Insomma, il tutto viene derubricato a “schiaffetto”. Ma c’è molto di più nell’editoriale scritto da Vittorio Feltri. L’ex giornalista (e consigliere comunale a Milano), sostiene che le scuse del “tifoso” siano d’obbligo ma anche che il tutto dovrebbe concludersi con un “educativo” calcio nel sedere, senza sollevare tutto il polverone mediatico che, invece, si è alzato fin da sabato sera. Per lui, dunque, tutta l’indignazione è immotivata.
“Sappiamo tutti che le femminucce vanno ossequiate e mai sfiorate se non aderiscono spontaneamente a farsi accarezzare o qualcosa del genere, ma se qualcuno contravviene a questa regola, come nel caso del tifoso viola, non mi pare equo invocare la sua prolungata carcerazione. Io proporrei per il palpatore di chiappe una sanzione adeguata al reato commesso: un calcio nel culo. Nulla di più”.
L’eco di Sgarbi
E se il pensiero di Vittorio Feltri è, oramai, un grande classico della letteratura giornalistica moderna, non può sorprendere quello di Vittorio Sgarbi che – mischiano pere e mele – ha commentato il caso di molestie contro Greta Beccaglia a modo suo. In collegamento con “Quarta Repubblica”, su Rete4, ha voluto rendere edotto il pubblico sulle “palpate” che subisce quotidianamente:
“Oggi sono stato insistentemente toccato da due donne che mi hanno sfiorato il culo e non ho denunciato. Gli omosessuali che incontro mi toccano sempre le palle e non ho mai detto niente. Se un omosessuale mi tocca le palle lo prendo per una battuta e mi capita sempre. Una donna può stare al gioco, oppure può denunciare ed essere risarcita con 1000 euro. Fai una multa contro la maleducazione, non parli di violenza sessuale. Non è violenza, non è violenza, non è violenza”.
Anche lui, come Feltri, sempre lucidissimo.
(foto: da “Accordi&Disaccordi” sul Nove)