Il ministro Colao agli imprenditori: “Assumete di più e pagate di più”

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-05-30

Il discorso agli imprenditori del ministro dell’Innovazione tecnologica e della Transizione digitale Vittorio Colao all’assemblea generale di Assolombarda a Milano

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“Faccio al mondo imprenditoriale tutto, un invito: assumete di più e pagate di più, soprattutto i giovani e i migliori laureati. Formandoli costantemente e combattendo con convinzione le discriminazioni”: il ministro dell’Innovazione tecnologica e della Transizione digitale Vittorio Colao si è rivolto così agli imprenditori che hanno partecipato all’assemblea generale di Assolombarda a Milano. “Le competenze più fresche e aggiornate – ha aggiunto – vanno retribuite per quanto valgono veramente, senza risparmiare sui salari. Gli stipendi reali, soprattutto da noi in Italia, sono ancora troppo bassi. Proviamo a fare come i nostri partner europei, che li hanno aumentati: in Germania dell’11%, in Francia del 7%. I rettori mi dicono che quest’anno i laureati migliori guadagnano in media anche il 90% in più all’estero”.  Colao ha sottolineato che “abbiamo pochi laureati” e che quelli che abbiamo “vanno attratti e trattenuti, con ogni sforzo possibile”.

Il ministro Colao agli imprenditori: “Assumete di più e pagate di più”

Sulla formazione “le risorse vanno anche formate e le loro competenze costantemente aggiornate. L’investimento per la formazione pro capite dei dipendenti in Italia è di poco superiore ai 611 euro l’anno. Negli Stati Uniti supera i 1.100 dollari. Rinunciare a formare è autolesionista”. Infine, ha concluso il ministro, “le discriminazioni di genere vanno combattute con ogni energia. Abbiamo donne che si laureano con voti più alti degli uomini, prendono parte più dei colleghi maschi alle esperienze di tirocinio curriculare e di lavoro durante gli studi, eppure a 5 anni dalla laurea guadagnano il 20% in meno dei colleghi maschi. Anche questo oltre a essere ingiusto è francamente uno spreco di risorse”. Sul Pnrr ha poi aggiunto: “Parlare di riscriverlo è pericoloso oltre che poco pratico. Forse andrebbe aggiornato su alcuni punti, ma cambiare obiettivi e indirizzi strategici sarebbe autolesionistico. Bisogna rimanere concentrati sul vero obiettivo, che è la crescita nel medio e lungo termine per le imprese”.

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