Se pure Virginia Raggi ride del mandato zero di Di Maio
di dipocheparole
Pubblicato il 2019-07-26
“Mi ha fatto un po’ ridere questa cosa del mandato zero perché ci ho messo un po’ di tempo a capirla”: anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervistata da Agorà Estate su Rai3 e interpellata sulla possibilità di un mandato zero nel M5s, che però la escluderebbe da una ricandidatura in Campidoglio nel 2021, …
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“Mi ha fatto un po’ ridere questa cosa del mandato zero perché ci ho messo un po’ di tempo a capirla”: anche la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervistata da Agorà Estate su Rai3 e interpellata sulla possibilità di un mandato zero nel M5s, che però la escluderebbe da una ricandidatura in Campidoglio nel 2021, deride Luigi Di Maio e le sue astruse formule per fare eccezione alla regola dei due mandati (e Casaleggio diceva che ogni volta che deroghi a una regola, in pratica la cancelli).
La frase di Raggi è significativa non tanto perché la sindaca ha confessato di averci messo del tempo a capire (la fregatura nei suoi confronti), ma perché testimonia un clima non certo idilliaco nel M5S sul Capo Politico. Tanto che addirittura la Raggi, che fino a un paio d’anni fa veniva portata come un fiore all’occhiello dai grillini e difesa in ogni modo e in tutte le maniere, ora che non ha più nulla da perdere perché la difesa d’ufficio del M5S nazionale nei suoi confronti si è interrotta si permette di ridere del mandato zero (e quindi di chi lo ha proposto).
Di Maio oggi è un dead man walking soprattutto nel MoVimento 5 Stelle. Dove c’è chi non lo ha mai amato, certo, ma anche chi prima ci credeva e adesso non più. Per fortuna che non si vota su di lui su Rousseau. Altrimenti potrebbe ricevere sorprese anche dagli attivisti delusi.
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