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Vincenzo De Luca indagato con l’accusa di aver favorito i suoi autisti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-09-07
Un’indagine tenuta segreta, spiega Repubblica: Vincenzo De Luca è indagato in seguito agli accertamenti effettuati dalla Procura di Napoli dopo un incidente stradale provocato dalla sua auto tre anni fa. Le accuse per il governatore della Campania riguardano le ipotesi di reato di falso e truffa
Un’indagine tenuta segreta, spiega Repubblica che a pochissimi giorni dal voto per le regionali in Campania scrive che Vincenzo De Luca è indagato in seguito agli accertamenti effettuati dalla Procura di Napoli dopo un incidente stradale provocato dalla sua auto tre anni fa. Le accuse per il governatore riguardano le ipotesi di reato di falso e truffa.
Vincenzo De Luca indagato con l’accusa di aver favorito i suoi autisti
De Luca, scrive Repubblica, è stato convocato negli uffici del pubblico ministero per un interrogatorio in un periodo vicino al lockdown e ha risposto alle domande poste assistito dal suo legale. L’indagine è condotta dalla pm Ida Frongillo, coordinata dall’aggiunto Vincenzo Piscitelli. Qual è la storia? Tutto inizia con un incidente stradale, tre anni fa. Uno dei quattro autisti aveva investito con l’auto di De Luca una ragazza in scooter:
Uno di loro, Claudio Postiglione, il 15 settembre del 2017 al rione Carmine di Salerno, guidando con il presidente in auto, nel percorrere un tratto di strada controsenso – ma andare contromano in quel punto era “autorizzato” per le forze dell’ordine – aveva finito per travolgere una studentessa in sella a uno scooter, ricoverata in ospedale, per fortuna senza serie conseguenze. La ragazza, allora 22enne, Sara, ne uscì con un grande spavento. Per De Luca, si aprì invece un polverone, l’opposizione raccontò che quell’eccezione al senso di marcia serviva solo al rientro a casa del governatore.
Ad esempio Valeria Ciarambino, ora candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania su Facebook tuonava:”Da sempre denunciamo che questo presidente che si crede al di sopra della legge è un pericolo per la Campania. Oggi purtroppo ne abbiamo avuto l’ennesima prova, con una giovane che ha rischiato di rimanere uccisa dall’auto di De Luca che percorreva una strada contromano. Chi rappresenta le istituzioni dovrebbe essere un esempio inappuntabile di rispetto della legalità. E invece in Campania siamo governati da chi si mette costantemente la legge e le istituzioni sotto i piedi. Oggi purtroppo il disprezzo per la legge di quest’uomo arrogante e senza etica ha portato una ragazza in ospedale. Non è la prima volta che il presidente non rispetta il codice della strada: già a febbraio 2015 Le Iene lo avevano beccato a percorrere un divieto d’accesso solo per risparmiare qualche minuto sul percorso verso casa. La misura è davvero colma: De Luca dimostra ogni giorno di più la sua indegnità. Speriamo che la ragazza investita possa rimettersi presto”. Ma oltre all’accusa di non aver rispettato il codice della strada ce ne era un’altra. Perché l’autista e i suoi tre colleghi erano stati trasferiti alla Regione? De Luca ha nominato alla Regione i quattro autisti che lavoravano per lui quando era sindaco a Salerno con mansioni di addetti o responsabili di segreteria del presidente. Ma dall’indagine emergerebbe che i quattro autisti non avevano una formazione adeguata per poter coprire le mansioni come membri dello staff delle relazioni istituzionali. La loro nomina sarebbe servita solamente per fargli avere uno stipendio maggiore, con un’indennità lorda annua di 4.600 euro.
I vigili che avrebbero usufruito del presunto trattamento di favore sono Gianfranco Baldi, Giuseppe Muro e Giuseppe Polverino. Oltre a Claudio Postiglione. Non sono indagati. Il senso della difesa di De Luca è che può dimostrare di non aver mai violato la legge o di aver sprecato soldi pubblici. Finirà con l’archiviazione? De Luca ci sperava e, scrive la Sannino, “l’esito favorevole dell’inchiesta non è escluso, data la materia fluida del rapporto fiduciario tra presidente e collaboratori”.
EDIT: “Con riferimento alle notizie di stampa in merito all’inchiesta giudiziaria nei confronti del Presidente della Regione Campania”, l’avvocato Andrea Castaldo, “nella qualità di difensore di fiducia” di Vincenzo De Luca, sottolinea che “l”indagine risale a circa tre anni fa e il Presidente De Luca ha fornito i necessari chiarimenti attraverso la produzione di apposita documentazione, nonché nel corso di interrogatorio, avvenuto peraltro molti mesi prima del lockdown e non durante esso, come erroneamente riportato”. “La contestazione per cui si procede non riguarda l’ipotesi di abuso di ufficio, come pure erroneamente pubblicato da alcuni organi di informazione. Non risponde al vero – evidenzia l’avvocato Castaldo – che ‘Vigili urbani siano stati promossi in Regione’. L’Ufficio di diretta collaborazione del Presidente della Giunta Regionale della Campania, nell’ambito di una riorganizzazione che ha consentito un risparmio di spesa rispetto alla precedente Amministrazione, si avvale tra i collaboratori, scelti in base a criteri di fiducia, di autorizzati alla guida, in precedenza in servizio presso il Comando di Polizia Municipale di Salerno. Al fine di evitare ogni strumentalizzazione, in considerazione del momento elettorale prossimo, si ribadisce come non vi sia alcuna novità processuale e il procedimento sia del 2017. Si resta sereni e fiduciosi di un esito positivo, attesa la piena legittimità e trasparenza delle scelte amministrative degli Uffici competenti, confidando nella competenza, serietà ed equilibrio dell’Autorità inquirente”, conclude l’avvocato Castaldo