La discoteca di Mr Papeete ha pagato solo 24mila euro di tasse

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-22

La questione degli aiuti chiesti dalle discoteche dopo l’ordinanza che ne determina la chiusura e il fatturato dichiarato dai gestori tiene banco da giorni sui social. Oggi il Fatto Quotidiano è andato ad analizzare i numeri del bilancio 2019 di VillaPapeete, il locale notturno a Milano Marittima di proprietà di Massimo Casanova.

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La questione degli aiuti chiesti dalle discoteche dopo l’ordinanza che ne determina la chiusura e il fatturato dichiarato dai gestori tiene banco da giorni sui social. Oggi il Fatto Quotidiano è andato ad analizzare i numeri del bilancio 2019 di VillaPapeete, il locale notturno a Milano Marittima di proprietà di Massimo Casanova.

La discoteca di Mr Papeete ha pagato solo 24mila euro di tasse

Il locale non va benissimo se si confrontano numeri e capienza:

Il fatturato nel 2019 è stato, come detto, di 1,6 milioni di euro.L’anno scorso sono state organizzate 14 serate, da inizio giugno e fino all’ultimo weekend di agosto. La matematica dice che in media per ogni serata Casanova ha incassato 114mila euro. Pochino, per un locale che può ospitare oltre 5mila persone, e dove le serate estive fanno spesso registrare il tutto esaurito.

villapapeete massimo casanova tasse 1

VillaPapeete secondo il sito Travel365 è in cima alla classifica delle discoteche più rinomate della Romagna: “Il
club più esclusivo, elegante e suggestivo della zona con il suo ambiente chic, i suoi aperitivi a bordo piscina con musica di sottofondo italiana e revival, le prelibate cene”. Quindi, spiega il Fatto, basta fare due calcoli per farsi due domande: dividendo il fatturato per i 5mila clienti si ottiene una cifra di 22 euro di fatturato per ogni persona entrata nel locale. Un numero che è più in linea con l’incasso di un locale “da pub di provincia in un normale sabato sera”:

Il semplice ingresso, compreso di prima consumazione, costa infatti dai 15 ai 30 euro, a seconda che il cliente sia uomo o donna, che abbia prenotato o che si sia presentato alla cassa a notte inoltrata. Insomma, stando ai numeri del bilancio ufficiale il fatturato dipenderebbe interamente dai biglietti d’ingresso. Come per ogni discoteca, però, il grosso degli introiti di solito arriva dai servizi extra. Una semplice cena nel “club più esclusivo” della Riviera – menù fisso e un bicchere di vino – costa 50 euro. Se invece si opta per una tavolo nel privè la cifra sale a 120 euro. Non male, se si pensa che i coperti sono circa 400. Poi ci sono le consumazioni aggiuntive, che valgono mediamente 12 euro l’una. E le bottiglie di champagne, che in tempi normali il leghista offre alla modica cifra di 500 euro l’una. Con questo listino prezzi, come si spiega il fatturato dell’impresa?

Il quotidiano di Travaglio ha provato a chiederlo a Casanova, che ha spiegato che l’ufficio stampa avrebbe risposto a breve. Non è successo perché l’ufficio stampa si è giustificato dichiarando di non essere riuscito a trovare la persona preposta a rispondere. Che, secondo quanto scrive Il Fatto, è proprio Casanova. Ed è un peccato perché c’era un’altra questione riguardo al bilancio di VillaPapeete che Stefano Vergine, che ha firmato l’articolo, voleva chiarire:

Il bilancio di Villapapeete rivela altri numeri curiosi che l’eurodeputato ci avrebbe potuto spiegare. A fronte di 1,6 milioni di ricavi, la discoteca ha registrato profitti netti per soli 73mila euro. Non è questione di tasse, visto che l’azienda ha pagato solo 24mila euro all’Agenzia delle Entrate.

Foto dalla pagina Facebook di Villapapeete

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