Il video di Striscia sugli anziani che hanno votato il PD a loro insaputa

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-11-08

Striscia La Notizia e la procura indagano sulla vicenda degli anziani che in una casa di cura in provincia di Catania avrebbero votato per un candidato del PD “a loro insaputa”. Ma il diretto interessato – recordman dei voti in Sicilia – si difende parlando di “macchina del fango” e annuncia querele

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Ieri l’inviata di Striscia La Notizia Stefania Petyx è andata ad intervistare l’autore del filmato dove si denuncia che in provincia di Catania sarebbero state fatte votare delle persone interdette ospiti di una casa di cura. Si tratta di alcuni ospiti della clinica “Maria Regina” di Sant’Agata Li Battiati. Tra questi c’è la madre di Enzo, l’uomo che ha girato il video e ha scoperto che qualcuno aveva portato sua madre a votare. Nella stessa casa di cura però avrebbero votato anche altri anziani. Un’altra donna, intervistata da Striscia, ha raccontato di essere stata ricattata per votare uno specifico candidato. Quale? Striscia non lo dice ma tutti sanno il suo nome.

La signora inabile alla firma che secondo il figlio “ha votato per il PD”

Non è chiaro se la signora abbia effettivamente votato o se semplicemente qualcuno l’abbia fatto al posto suo. L’anziana donna non è in grado nemmeno di mangiare da sola e – come spiega il figlio – “non ha mai votato una volta in 88 anni”. Insomma, come dice Striscia avrebbe votato a sua insaputa. Il signor Enzo però è sicuro che la madre abbia votato “per il PD”. Striscia La Notizia ha intervistato anche un’altra ospite della casa di riposo che ha ammesso di essere stata costretta a votare, con il ricatto, per uno specifico candidato, un esponente del Partito Democratico appunto.

L’inviata di Striscia dice che infatti a Sant’Agata Li Battiati “in controtendenza con il resto della Sicilia, il primo partito è il PD”. Questo però è falso perché a Sant’Agata Li Battiati il primo partito è stato il MoVimento 5 Stelle, che ha conquistato 1253 preferenze contro le 880 del Partito Democratico. Anche nella maggior parte dei comuni della Provincia di Catania i voti del M5S sono di più di quelli ottenuti dalla lista del PD a sostegno di Fabrizio Micari, che spesso non è nemmeno il secondo partito.
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Come precisa la Petyx alla fine del video si tratta dello stesso politico il cui nome viene fatto nel video che ieri è stato diffuso sulle pagine Facebook di molti parlamentari pentastellati. Striscia La Notizia il nome non lo fa. Ma indica che si tratta del candidato che nel comune dove hanno votato gli ospiti della casa di cura ha ottenuto il maggior numero di preferenze in assoluto: 457 voti.

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Il seggio speciale per i votanti della casa di cura era associato alla sezione numero due

Non ci vuole molto per risalire all’identità di quel misterioso candidato del PD. È Sammartino Luca Rosario Luigi detto San Martino, detto Martino, detto Di Martino. Sammartino ha doppiato il compagno di partito Anthony Barbagallo, assessore regionale alla cultura della giunta Crocetta.

La difesa di Luca Sammartino e della casa di cura

Luca Sammartino, al secondo mandato all’Assemblea Regionale Siciliana, è risultato essere il politico più votato di tutta la Sicilia con 32.299 voti ottenuti nella provincia di Catania. Pur se non citato espressamente da Striscia è chiaro che il telegiornale satirico di Canale 5 si sta riferendo proprio a lui. Sammartino nella serata di ieri però aveva replicato alle accuse nei suoi confronti parlando di macchina del fango nei suoi confronti. All’ANSA il deputato PD ha dichiarato che i suoi voti «sono frutto di tutti i contatti che ho col territorio e il tentativo di avvicinare la gente alla politica, il resto è solo invenzione. E a chi esagera dico che sono stanco della macchina del fango, mi rivolgerò alle autorità competenti per tutelare la mia immagine. Capisco che prendere molti voti porti dei problemi e susciti malignità, ma adesso la situazione sta degenerando». Non citandolo, Striscia non riporta nemmeno la sua difesa.
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Dalla casa di cura invece fanno sapere che «l’onorevole Luca Sammartino è stato ospite della nostra struttura durante la campagna elettorale. L’ho presentato a tutto il personale, agli ospiti e alle loro famiglie». Il responsabile della struttura, Angelo Borzì, ha detto a Meridionews che i Carabinieri di Gravina di Catania si sono già recati alla “Maria Regina” e che su 115 ospiti a fare richiesta di poter votare 48 persone. Non si sa ovviamente chi abbiano votato. Gli accusatori sostengono che abbiano votato Sammartino, ma l’unica testimonianza è quella della signora che ha subito il ricatto. Non è chiaro invece come il signor Enzo sappia che la madre ha votato per il PD.
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Striscia La Notizia ha mostrato la foto della Carta d’Identità (rinnovata nel 2016) dove al posto della firma della signora è stampato “inabile alla firma“. Nel filmato il signor Enzo sostiene infatti che la firma della madre non possa essere la sua perché “copiata dalla Carta d’Identità”. Evidentemente si tratta di un vecchio documento perché su quella mostrata a Striscia non c’è alcuna firma da copiare.  Borzì però sostiene che il fatto che la signora fosse interdetta non era noto alla casa di cura: «perché nessuno dei suoi figli lo ha mai comunicato. Ha una emiparesi, ma con l’altra mano, volendo, può scrivere». Nel frattempo la Procura di Catania ha acquisito la denuncia presentata ai carabinieri di Gravina di Catania. Si tratta di un atto dovuto, un’inchiesta al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. “Stiamo attendendo la relazione dei carabinieri”, conferma il procuratore Carmelo Zuccaro, senza aggiungere altro perché spiega, “è un’inchiesta che richiede attenzione, rapidità e riservatezza”

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