Fact checking

Il video che denuncia i brogli in Sicilia che sta facendo impazzire i 5 Stelle

Giovanni Drogo 07/11/2017

Il MoVimento 5 Stelle ha trovato un video anonimo che denuncia che alcuni malati di una casa di cura sono stati fatti votare anche se interdetti o incapaci. E mentre tutti puntano il dito contro un deputato regionale il M5S promette di portare “le prove” in Procura. Ma nel video di prove non ce ne sono…

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Oggi pomeriggio diversi esponenti del MoVimento 5 Stelle, tra cui i parlamentari Stefano VignaroliGiulia GrilloCarla Ruocco e il parlamentare europeo Ignazio Corrao, hanno postato su Facebook un video che denuncia alcune presunte irregolarità commesse durante le operazioni di voto in provincia di Catania. Per la precisione si tratta di una “video denuncia” postata da un anonimo cittadino siciliano che ha scoperto che la madre ricoverata in una casa di cura nel catanese ha votato alle regionali. Il problema è che, stando alla versione del figlio, l’anziana donna – un’ottantenne interdetta – non avrebbe potuto né dovuto votare perché non accompagnata al seggio allestito nella casa di cura dall’altro figlio.

Il M5S denuncia i condizionamenti e i brogli alle regionali siciliane

Il video sembra essere girato all’interno di un ufficio pubblico ma non si tratta dell’ufficio elettorale. Potrebbe però essere anche la segreteria della casa di cura presso la quale è ricoverata la signora Pietra Carace. Non è chiaro se le persone filmate siano a conoscenza del fatto che il colloquio viene registrato (sembra di sì) ma quello che ha suscitato l’attenzione dei 5 Stelle è che dopo un rapido esame dei registri risulta che effettivamente la signora Carace ha votato. Sul foglio c’è infatti la firma, che secondo il figlio però è semplicemente copiata da quella sulla carta d’Identità perché la signora non può muoversi né mangiare da sola. Curiosamente l’autore del filmato si identifica come “figlio della signora Carace” senza presentare alcun documento di riconoscimento.

Giulia Grillo promette che il M5S agirà in tutte le sedi opportune per acclarare quanto accaduto. Ignazio Corrao ha annunciato su Facebook che il MoVimento 5 Stelle sta per presentare un esposto in procura. Ma come mai questo video è così interessante per il M5S? Perché dalle poche informazioni a disposizione è possibile ricostruire che i fatti si sono svolti nel catanese, la signora infatti è originaria di Gravina di Catania. Ma soprattutto perché nel video ad un certo punto i presenti si lasciano andare ad alcune speculazioni su chi abbia beneficiato dei voti di coloro che risultano interdetti. Viene infatti ipotizzato – e viene ribadito anche nei commenti da Corrao e Grillo – che se si andasse a controllare i voti si scoprirebbe che la quasi totalità è a favore di un solo candidato.

Perché tutti i parlamentari M5S stanno postando quel video?

Ma chi? Nel video viene fatto un solo nome e tutti i presenti sono concordi, quello di Luca Sammartino, ex UDC e ora PD, detto Mr. Preferenze e Re delle Regionali siciliane con oltre 32mila voti conquistati. Catanese, classe 1985, di professione dentista al suo secondo mandato all’Assemblea Regionale Siciliana. Già nel 2012, in occasione delle scorse elezioni regionali, su Sammartino si concentrarono alcuni sospetti in seguito alla denuncia (su Facebook) da parte di  una paziente del centro oncologico Humanitas di Catania che aveva ricevuto una telefonata dal  suo oncologo che la invitava a votare per il figlio del direttore sanitario della struttura, Sammartino appunto. Accuse respinte al mittente sia dalla struttura ospedaliera che da Sammartino che dichiarò di non aver nulla a che fare con Humanitas. L’episodio del 2012 è rievocato anche dall’impiegata che mostra le carte al figlio della signora Carace.

In attesa di una approfondita verifica sui voti espressi nelle case di cura del catanese, Sammartino sembra essere però un bersaglio facile. Portagonista di una polemica sui tesseramenti PD a Catania Sammartino è stato accusato da esponenti del M5S di aver messo in piedi una “campagna elettorale imponente” che avrebbe chiesto l’aiuto degli amici tramite voto di scambio. Altri hanno criticato il modo di condurre la campagna sostenendo che il candidato Dem avesse messo in palio dei premi durante uno dei suoi comizi.
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Ed infatti sulla pagina Facebook di Sammartino, che solo ieri festeggiava il grande successo alle regionali in termini di preferenze, sono arrivati diversi utenti inferociti. Il punto è che quel video da solo, per quanto verosimile, non prova il coinvolgimento di Sammartino nei brogli. Ed infatti i portavoce pentastellati si sono ben guardati da fare il suo nome, limitandosi a far parlare i protagonisti della video-denuncia. Ed è questo il problema, per quanto pochi i dettagli sono sufficienti per rendere la storia più che verosimile, ma prima di emettere sentenze bisognerebbe attendere quelle della magistratura. Tanto più che nel 2012 la famosa denuncia dell’invito al voto da parte dell’oncologo dell’Humanitas finì in un nulla di fatto.
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Ricapitolando: nel video abbiamo una persona che entra in un ufficio senza identificarsi con un telefonino in mano e nessuno dice nulla. Questa persona si presenta come il figlio di una persona ricoverata in una casa di cura e immediatamente vengono immediatamente trovati e forniti all’interessato documenti sensibili. Non sappiamo cosa abbia votato la signora in questione ma tutti i presenti si trovano concordi nell’ipotizzare che abbia votato per uno specifico candidato (Sammartino) al punto che l’impiegata ricorda subito di un episodio avvenuto cinque anni prima che riguardava una “denuncia” analoga (ovvero via Facebook) al medesimo candidato. Si parla addirittura di un “vigile urbano” che avrebbe detto che tutti avrebbero votato per Sammartino, ma non c’è nessuna prova a riguardo.
EDIT: Luca Sammartino dice la sua all’ANSA sul video:
Un video pubblicato sulla pagina facebook del meetup M5S di Misterbianco (Ct) descrive che un uomo si reca in una casa di cura di Gravina di Catania chiedendo se la sua presunta madre, interdetta e con gravi problemi di disabilità, abbia votato nel seggio speciale lì adibito. E, secondo quanto si vede nel video pubblicato dall’attivista del Movimento, sul registro della casa di cura risulterebbe che la donna abbia votato. “E chi l’ha fatta votare? Solo mio fratello poteva dare l’autorizzazione, lei è interdetta”, protesta il presunto figlio nel video. E attacca: “come lei hanno fatto votare tutte le altre persone (della casa di cura, ndr), hanno votato a Sammartino, hanno votato”. Pronta la replica dell’esponente Pd appena eletto deputato dell’Ars. “I miei voti sono frutto di tutti i contatti che ho col territorio e con le associazioni universitarie e il tentativo di avvicinare la gente alla politica, il resto è solo invenzione. E a chi esagera dico che sono stanco della macchina del fango, prendo le distanze da tutto questo e mi rivolgerò alle autorità competenti per tutelare la mia immagine. La situazione sta degenerando e i miei legali interverranno”, sottolinea Luca Sammartino, candidato recordman alle Regionali in Sicilia, con 32.299 voti nel Catanese. “Il video mi è arrivato via web e l’ho messo nel gruppo, mi auguro che la magistratura faccia chiarezza”, spiega l’attivista M5S che ha pubblicato il video sulla pagina del meet up locale. Video che, spiega l’attivista, “è andato in onda su La7”.
La Procura di Catania ha intanto acquisito la denuncia presentata ai carabinieri di Gravina di Catania dall’autore del video pubblicato sulla pagina Facebook del meetup M5S di Misterbianco e avviato, come atto dovuto, un’inchiesta al momento senza indagati e senza ipotesi di reato. “Stiamo attendendo la relazione dei carabinieri”, conferma il procuratore Carmelo Zuccaro, senza aggiungere altro perché spiega, “è un’inchiesta che richiede attenzione, rapidità e riservatezza”.

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