La storia dei video dei cittadini cinesi che svengono per strada “per il coronavirus”

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2020-01-29

Da Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus arrivano due generi di notizie: quelle che descrivono lo sforzo eroico dei medici e la resistenza dei cittadini e i video – rilanciati in prevalenza da Hong Kong – che mostrano il caos e le persone che svengono per strada. Capire quale sia la situazione reale è sempre più difficile

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Non arrivano molte notizie da Wuhan, epicentro dell’epidemia di coronavirus 2019-nCoV. La città è isolata da giorni nel vano tentativo di contenere la diffusione del virus. Ma come si evince da questa mappa elaborata dalla John Hopkins University il contagio si è diffuso anche in altre aree della Cina (così come alcuni casi sono stati confermati negli USA e in Europa).

Il video dei cittadini di Wuhan che svengono per strada

Il bilancio provvisorio dei decessi è al momento di 132 persone, nella provincia di Hubei (quella dove si trova Wuhan) le persone contagiate sono oltre tremilacinquecento (125 i morti), in tutta la Cina i casi confermati sfiorano le seimila persone. Dalla città in quarantena, variamente descritta come deserta e con le strade vuote però arrivano alcuni video, ad esempio il filmato di quello che come unico passatempo conta le auto che passano sotto casa. Uno che in queste ore sta spopolando sui social è quello diffuso dal giornale China Xinhua News. Si tratta di residenti che si urlano parole di incoraggiamento da un balcone all’altro: “Wuhan, Jiayou”, una frase che significa “Forza Wuhan” oppure “Wuhan, ce la faremo”.

Un video che fa da contraltare ad altri che mostrano una situazione molto meno idilliaca con video pubblicati sui social di pazienti ammassati negli ospedali – che sono al collasso – o di medici allo stremo delle forze anche a causa del progressivo esaurimento delle scorte mediche.

Oppure quello di un cartello, presumibilmente affisso dalle autorità, che indica che la famiglia che abita in quell’appartamento è appena rientrata da Wuhan e avvisa i vicini di tenersi alla larga. Molti dei video di “controinformazione”, dai toni così diversi dalla propaganda ufficiale sulla costruzione in tempi record del nuovo ospedale, vengono rilanciati da utenti cinesi che vivono ad Hong Kong, e che quindi hanno una visione assai critica dell’operato del governo cinese.

Un video molto più inquietante è quello diffuso dal Daily Mail qualche giorno fa. Si tratta per la verità di un montaggio di brevi video pubblicati su Instagram da account di cittadini di Honk Kong e girati in quella che sembrerebbe essere Wuhan – ma nemmeno il Daily Mail è stato in grado di confermarne la veridicità – con persone che svengono o collassano in mezzo alla strada. In alcuni spezzoni si vedono gli infermieri, vestiti con la tuta che viene utilizzata negli ospedali, intervenire per soccorrere i pazienti. Una scena simile è stata filmata in un ospedale di Hong Kong, un altro video pubblicato su Twitter invece mostra una persona svenuta subito dopo essere uscita dalla stazione di quella che – dalla descrizione – potrebbe essere Nanning, nel Guangxi. Quindi non è affatto detto che tutte le persone del video si trovino effettivamente a Wuhan.

Non si conosce naturalmente la causa di questi svenimenti, che senz’altro avvengono come racconta l’inviato di Medical Facts da Wuhan che riferisce di pazienti che svengono durante le lunghe ore di estenuante attesa in ospedale. Dal quotidiano diaro da Wuhan del sito del professor Roberto Burioni però oltre alle comprensibili difficoltà cui devono far fronte le strutture sanitarie non emerge una situazione così apocalittica come quella che si vede in certi video.

Un’altra serie di video diffusa dall’account Twitter Himalaya Global che rilancia quanto postato da una cittadina cinese che sembrerebbe essere adepta del Falun Gong (un culto perseguitato dal governo cinese) dove si vedono ulteriori svenimenti e si parla di una non meglio precisata – e non confermata da nessun dato medico o scientifico – nuova “mutazione” del virus. Il rischio che questi video vengano usati come “arma” di propaganda contro il governo cinese o per diffondere fake news rimane alto, non tanto per quello che si vede ma per la “lettura” che viene data di quello che viene mostrato.

Come si sta preparando l’Italia

Nel frattempo in Italia il ministro della Salute Roberto Speranza ha «chiesto una riunione a tutti i ministri della Salute dell’Unione europea, sia alla Commissaria europea sia alla presidenza di turno croata». Il ministro ci ha tenuto a ribadire che «nessun Paese ce la fa da solo: la chiave per affrontare questa vicenda e’ un nuovo grande coordinamento internazionale» e che «bisogna rafforzare ancora di più il monitoraggio istituzionale». Per quanto riguarda il contenimento della diffusione del coronavirus è stato deciso di convogliare verso l’aeroporto sanitario di Roma Fiumicino gli eventuali voli privati in arrivo dalla Cina destinati allo scalo di Ciampino. Si sta procedendo per estendere la stessa misura agli altri aeroporti italiani e consentire l’atterraggio dei voli dalla Cina solo a Roma Fiumicino e Milano Malpensa. Nello scalo romano, oltre al canale di controllo sanitario già attivo, sono stati installati altri 4 scanner termici posizionati direttamente ai gate di arrivo che saranno operativi nelle prossime 48 ore.

wuhan coronavirus persone svenute - 2

Durante un’intervista a  Radio Cusano Campus il virologo Fabrizio Pregliasco ha detto di temere che si saranno ancora altre morti e che «è possibile che si verifichi anche qualche caso in Italia, però rispetto al passato oggi mi sento di prospettare una possibilità di far fronte a questa epidemia che possa evitare l’aspetto pandemico». Anche secondo Pregliasco è necessario uno sforzo corale: «i casi del passato hanno insegnato che bisogna coordinarsi e spero che la fine di questa emergenza possa essere vicina. Mortalità’? Tra i casi accertati siamo al 10-15%, ma la dimensione la potremo capire solo nel tempo. Il fatto che il virus venga trasmesso anche da soggetti asintomatici rende più difficile i controlli. Bisogna spegnere subito l’incendio, evitare i contagi e pianificare la produzione di vaccini che pero’ non potranno essere disponibili prima di un anno».

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