La storia del viadotto pericolante di Rho sulla Tangenziale Ovest di Milano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-01-25

La foto che mostra l’ammaloramento in atto da quattro anni e l’intervento arrivato soltanto a dicembre. Cosa è successo?

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Il viadotto di Rho sulla Tangenziale Ovest di Milano ha un livello di sicurezza molto inferiore alla norma. Questo scrivono gli ingegneri il 26 novembre 2018 sul manufatto che da quattro anni è considerato a rischio e viene chiuso soltanto a dicembre (e riaperto a gennaio). I risultati degli accertamenti del professor Pier Giorgio Malerba e dell’ingegner Vassilis Mpampatsikos, due tecnici esterni incaricati dalla Milano Serravalle Engineerng, sono nella contestazione disciplinare che la capogruppo Milano Serravalle – Milano Tangenziali, che gestisce anche l’autostrada A/7, ha fatto al proprio direttore generale, l’ingegner Paolo Besozzi per «gravi negligenze, imperizia e colpevole inerzia» accusandolo dei ritardi. Il Corriere della Sera racconta oggi la storia, aggiungendo che Besozzi contrattacca dicendo che la contestazione prelude a un licenziamento già deciso dall’amministratore delegato Andrea Mentasti, ed è una «ritorsione» e che, dato che lui è stato nominato solo agennaio 2017, le accuse andrebbero estese ai manager e ai tecnici che lo hanno preceduto, ammesso che abbiano un fondamento.

ponte viadotto di rho tangenziale ovest milano

La storia del viadottoRho comincia nel 2014 quando i tecnici della Milano Serravalle Engineering, società di progettazioni del gruppo a capitale misto pubblico-privato, chiedono interventi urgenti a causa di problemi ai sostegni elastici tra i pilastri e le travi portanti. Il progetto di ristrutturazione verrà varato nel 2017 ma è solo dopo il crollo del ponte di Genova del 14 agosto scorso e la richiesta del ministero delle Infrastrutture di controllare ponti e viadotti che scatta l’allarme su quello di Rho.

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