Economia
Veronica De Romanis e l'uscita dell'Italia dall'euro
Alessandro D'Amato 24/09/2015
L’economista e consigliera di Palazzo Chigi replica a Luciano Gallino
Dopo la pubblicazione dell’articolo di Luciano Gallino sull’uscita dell’Italia dall’euro, Veronica De Romanis, economista e consigliera di Matteo Renzi, è ospitata nelle pagine delle lettere di Repubblica per rispondere al sociologo sul tema:
Luciano Gallino, martedì su Repubblica, sostiene che l’Italia dovrebbe uscire dall’euro perché ha un debito pubblico eccessivo “il che rende impossibile far fronte agli oneri previsti dal Fiscal Compact”. Per rispettare il Fiscal Compact — ossia la riduzione del rapporto debito/Pil di un ventesimo l’anno per la parte eccedente la soglia del 60% del Pil— l’Italia dovrebbe crescere del 5% o il rapporto debito/Pil dovrebbe scendere di almeno 3 punti percentuali l’anno. Ipotesi, a suo avviso, non concepibili.
Da una lettura attenta del Fiscal Compact si evince, però, che lancia un allarme immotivato. Il criterio di cui parla(il benchmark backward looking)è uno dei 3 criteri che uno Stato può scegliere di seguire. In alternativa, può tener conto del ciclo economico o dell’andamento del debito previsto nei due anni successivi all’applicazione della regola (benchmark forward looking). Quest’ultimo è proprio il criterio che viene rispettato dall’Italia.
Nessuna violazione delle regole, quindi,a partire dal 2016. E neanche nel 2015. La Commissione europea ha riconosciuto la presenza di “fattori rilevanti” (bassa crescita e bassa inflazione) e non ha considerato significativo “lo sforamento rispetto all’aggiustamento richiesto dalla regola del debito”.