Fatti
Valentino Rossi contro Marquez, tutto quello che non torna
neXtQuotidiano 27/10/2015
Dopo lo scontro che potrebbe costargli la vittoria al Mondiale, Valentino Rossi trova la difesa degli appassionati che ricostruiscono la vicenda del calcio e della caduta del pilota spagnolo difendendo il campione marchigiano. C’è la testimonianza dell’ex pilota Loris Reggiani, il video di Andrea Campanini e le richieste di #escilo ad Andrea Iannone. Il lato comico della vicenda: parlano pure Renzi, Salvini e Rajoy
Il giorno dopo è quello della rabbia e dell’orgoglio. Dopo lo scontro con Marquez che potrebbe costargli la vittoria al Mondiale, Valentino Rossi trova la difesa degli appassionati che ricostruiscono la vicenda del calcio e della caduta del pilota spagnolo difendendo il campione emiliano. C’è la testimonianza dell’ex pilota Loris Reggiani, il video di Andrea Campanini e le richieste di #escilo ad Andrea Iannone.
Valentino Rossi contro Marquez, la parola alla difesa
La prima è una testimonianza attribuita dalla Gazzetta dello Sport a Loris Reggiani, ex pilota e oggi commentatore sportivo.
Mentre guardavo il GP di Australia pensavo: oggi per la prima volta in tanti anni, Valentino non è lucido in gara, continua a sorpassare Marquez e fargli perdere tempo, mentre sarebbe meglio stargli dietro e seguirlo per andare a recuperare, perché Marc è l’unico che possa farlo.
Poi ho sentito Rossi che in conferenza stampa del giovedì di Malesia dice quelle cose su un ipotetico aiuto di Marquez a Lorenzo, e ho pensato subito che avesse completamente perso la testa.
Però ho anche pensato: se fosse come penso io, Valentino sarebbe TROPPO pazzo, e allora ho cominciato a rivivere la gara di Phillip Island nella memoria con più malizia e ho iniziato ad avere dei dubbi, su Marquez.
Ho deciso di provare a togliermi i dubbi, sono andato sul sito della motoGP: www.motogp.com e ho stampato tutti i tempi di tutti i giri di tutti i piloti, compresi gli intertempi di ogni giro (Risultati & Statistiche > 16.Pramac Australian – Phillip Island > MotoGP > RACE > Analysis) e col foglio stampato in mano ho riguardato la registrazione della gara. E’ facile, potete farlo tutti.
Non potevo credere a quello che vedevo, per essere sicuro l’ho guardata 2 volte.
Marquez rallentava fino anche a più di 1 secondo al giro quando era davanti a Rossi e accelerava per sorpassarlo subito quando era dietro. Ha fatto di tutto per difendere Lorenzo da Rossi e da Iannone, poi li ha frenati un paio di volte fino a fargli perdere più di 1 secondo al penultimo giro e ha poi accelerato all’ultimo di 1 secondo, fino a raggiungere e superare, molto facilmente, Lorenzo.
C’è altro, Lorenzo negli ultimi 20 giri ha SEMPRE girato super costante tra 1’29,8 e 1’29,9, tranne, guardacaso, l’ultimo giro, nel quale ha rallentato di quasi mezzo secondo e Marquez l’ha passato come fosse un doppiato, senza opporre nessuna resistenza.
Chiunque abbia corso in moto sa benissimo che queste cose non succedono, certe differenze da un giro all’altro non sono per niente normali.
Poi abbiamo assistito allo squallido teatrino di Marquez in Malesia, dopo che 2 giorni prima aveva dichiarato che era sorpreso dalle parole di Valentino e che non si sarebbe MAI messo in mezzo a una faccenda tra altri due piloti. Che falso, nemmeno il coraggio di dire quello che pensa veramente.
Avevo una enorme stima e simpatia per Marquez fino a ieri, da oggi lo considero un poveretto, un bambino delle scuole elementari che fa i dispetti al compagno che gli sta antipatico. Solo che qua si gioca con la vita.
Avevo criticato Valentino ad Assen, la sua manovra per vincere quella gara non mi era piaciuta, da pilota sapevo che era stata un po’… sporca. Non avevo condiviso neanche le dichiarazioni di Valentino in quell’occasione, quando in qualche modo, secondo me, aveva un po’ deriso il rivale.
Mentre in Argentina no, lì credo che nessuno aveva cercato il contatto ed era stato solo un fortuito incrocio di traiettorie sfortunato per Marc.
Il mio pensiero è che il catalano si sia molto arrabbiato per quei 2 episodi e che, una volta matematicamente fuori alla lotta per il titolo, abbia deciso che avrebbe fatto di tutto per far perdere il mondiale a Rossi.
In queste due gare l’ha ampiamente dimostrato, e ha messo in scena due delle pagine più antisportive che abbia mai visto da quando seguo questo sport. Una condotta di gara come la sua la accetto già poco se ci si sta giocando il PROPRIO mondiale, ma per quello di un altro proprio no, mi fa schifo!
E la cosa ancora peggiore, è che Marquez queste cose non le fa per far vincere qualcuno, ma per far perdere qualcunaltro.
Lo stesso Reggiani ha parlato in diretta della vicenda:
Molti invece hanno chiesto ad Andrea Iannone di sbattere fuori Marquez con la stessa mossa di Rossi, scrivendo #escilo (cioè “fallo uscire”, sulla falsarighe dell’hashtag #escile che i maschi italiani usano per chiedere alle modelle di mostrare il seno) sulla sua pagina. Lui ovviamente non ha risposto, ma ha postato sulla sua pagina Facebook questa foto:
Intanto ieri Il giornalista Riccardo Cucchi ha dichiarato in diretta su Rai Radio 1 durante il programma “Italia sotto inchiesta” di Emanuela Falcetti che un gruppo di piloti ha già riferito a Valentino di andare a Valencia (Rossi aveva detto: “Forse non corro”) dove lo faranno passare subito davanti per giocarsi il Mondiale con Lorenzo.
Il video di Andrea Campanini che scagiona Valentino Rossi
E ieri ha circolato molto questo video con le riprese frontali sul circuito di Sepang, che mostrano la dinamica del contatto tra i due piloti. E’ l’analisi postata su Facebook da Matteo Campanini a dimostrare che Marc Marquez è stato il primo a toccare Valentino Rossi, che reagisce respingendo la Honda. “Mai mi sarei aspettato di difendere #VR46, ma visto che di TVCC di pista mi occupo praticamente ogni giorno, ecco la mia ricostruzione”, scrive Campanini, general manager del circuito Tazio Nuvolari di Cervesina (Pavia) a commento della sua analisi:
Mai difeso Rossi #VR46 in vita mia.. Ma se la linea difensiva di Marquez è il “colpo” datogli con la gamba.. se uno mi viene dentro sul fianco, oltre a scostarlo allargando il mio ginocchio sinistro, gli mollo anche un pugno sul casco!
Nelle note di colore e comicità involontaria, invece possiamo aggiungere che Matteo Renzi ha ieri telefonato a Valentino Rossi:
E Matteo Salvini, ospite ieri al Processo del lunedì, ha criticato entrambi: “Io spero che Valentino Rossi vinca il mondiale, è un grande campione che emoziona, ma ha sbagliato”, ha detto il segretario federale della Lega Nord ospite del Processo del lunedì su Rai Tre. “L’episodio non l’ho visto ma mio figlio, che è l’appassionato di casa di motogp, dice che Valentino stavolta ha sbagliato, si è fatto tirare dentro dall’altro. Io tifo Rossi, ma ha sbagliato e si deve riconoscere”. “La telefonata di Renzi a Rossi? Ma si occupasse dell’Italia”, ha concluso Salvini.