Valentina Wang: gli insulti razzisti e gli sputi sul treno a Padova

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-18

Valentina Wang, 19enne di origine cinese cresciuta in Italia, ha denunciato su Facebook un episodio di razzismo ai suoi danni alla stazione e poi sul treno fino a Padova. Wang ha raccontato di aver incontrato dei ragazzini a Mestre che hanno cominciato a prenderla in giro prima e, a insultarla poi facendo versi razzisti e sessisti

article-post

Valentina Wang, 19enne di origine cinese cresciuta in Italia, ha denunciato su Facebook un episodio di razzismo ai suoi danni alla stazione e poi sul treno fino a Padova. Wang ha raccontato di aver incontrato dei ragazzini a Mestre che hanno cominciato a prenderla in giro prima e, a insultarla poi facendo versi razzisti e sessisti.

Valentina Wang: gli insulti razzisti e gli sputi sul treno a Padova

Scrive Valentina: «Stavo tornando a casa da Mestre, e mentre aspettavo al binario questi ragazzini continuavano a importunarmi dicendomi “prova a pronunciare la R, tanto non riesci incapace”. Ho provato a ignorare, non è la prima volta che succede nella mia vita, sono solo dei ragazzini. In treno però, dopo che è passato il controllore, hanno iniziato ad esagerare, facendomi versi razzisti e sessisti, al che non ho più tollerato e ho iniziato a rispondere a tono. Questi, probabilmente molto frustrati, hanno iniziato a dirmi “magnamerda tornatene al tuo paese”, “ma cosa dici che ti abbiamo rotto la minchia se hai la figa, o in Cina vi trapiantano il cazzo da piccole?”, “Succhiamelo puttana che tanto so che ti piace farlo”, e altre cose simili che mi stanno facendo venire gli occhi lucidi solo a rimembrare. Dopo un po’ hanno smesso, ma prima di scendere(sono scesi a Padova, io dovevo scendere più avanti) hanno pensato bene di sputarmi addosso e farmi il dito medio fuori dalla carrozza».

valentina wang

La ragazza pubblica anche una foto degli sputi ricevuti e ricorda che anche da piccola ha subito altri episodi di questo genere: «C’erano sempre dei ragazzi che per strada mi urlavano “mangiariso di merda” o addirittura “cinese”, perché come ben sappiamo essere CINESI deve essere vergognoso».

Leggi anche: Gli sms che invitano a votare Borgonzoni a Castenaso

Potrebbe interessarti anche