I vaccini porta a porta

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-06

Francesco Paolo Figliuolo, il nuovo commissario per l’emergenza COVID potrà disporre delle Forze Armate per dare nuovo impulso alla campagna vaccinale: il piano porta a porta per i territori meno raggiungibili

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Arrivano i vaccini porta a porta? Nel Dpcm di nomina del neo commissario all’Emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, visionato dall’Adnkronos, viene messa nera su bianco la possibilità per Figliuolo, che svolgerà il ruolo “a titolo gratuito” come il suo predecessore, di disporre delle Forze armate nella lotta al Covid, ed è questa la sostanziale differenza rispetto alla nomina di Domenico Arcuri. Già nel Dpcm si nota dunque l’elemento con cui il governo Draghi punta a cambiare il passo alla campagna vaccinale, mettendo in campo l’Esercito e, più in generale, le Forze Armate.
Nel Decreto, infatti, si riconosce “la necessità di assicurare la più elevata risposta sanitaria all’emergenza epidemiologica COVID-19 anche attraverso una rapida, razionale, coordinata ed efficace esecuzione della campagna vaccinale su tutto il territorio nazionale, mediante il sinergico ed efficiente utilizzo di tutte le capacità di pianificazione e programmazione operativa e degli assetti logistici e sanitari a disposizione del “sistema paese” compresi quelli delle Forze armate”. Il Commissario straordinario “ai fini della rapida, razionale e coordinata esecuzione della campagna vaccinale su tutto il territorio nazionale, può avvalersi, previa intesa con lo Stato maggiore della difesa, di specifiche professionalità militari, degli assetti sanitari e logistici delle Forze arrnate unitamente alle relative capacità di programmazione e pianificazione operative, nonché di qualificati esperti in materie sanitarie e giuridiche nel numero da lui stabilito, di soggetti attuatori, di società in house e di centrali di acquisto”. Cosa significa? Come spiega oggi Repubblica, è previsto un piano porta a porta che faccia arrivare le vaccinazioni nelle zone meno facilmente raggiungibili:

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Foto IPP/Fabio Cimaglia
Roma 23/02/2021
piano vaccinale anti coronavirus covid 19 per il personale militare
Nella foto: fiale di vaccino Astrazeneca

Nella struttura commissariale affidata da Mario Draghi al generale Francesco Paolo Figliuolo è iniziato il count down. L’obiettivo è arrivare concretamente, con la Difesa e la Protezione civile, dove le strutture sanitarie delle Regioni non sono in grado di arrivare. C’è una rete territoriale tutta da costruire, una sorta di piano porta a porta, perché il vaccino va garantito non solo negli hub delle grandi città (caserme, palazzetti, palestre, auditorium) ma nei piccoli centri, nei territori più difficilmente raggiungibili e privi di strutture. L’idea è di utilizzare unità mobili, una ogni 20-40.000 abitanti, facilmente reperibili dalla Protezione civile che oggi terrà il suo Comitato operativo presieduto dal nuovo capo Fabrizio Curcio con tutti i responsabili regionali. Il trasporto e la distribuzione delle fiale non sarà un problema, se ne farà carico l’esercito. Non a caso nel decreto di nomina di Figliuolo è fatta esplicita menzione alla possibilità di disporre delle forze armate. Ma una volta consegnate negli hub regionali, i vaccini andranno distribuiti subito nel modo più capillare possibile

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