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La campagna vaccinale è andata in vacanza nei giorni di Pasqua

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-04-06

I dati sulle somministrazioni, da sabato a lunedì, mostrano un netto calo rispetto al trend dei giorni precedenti

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La cioccolata dell’uovo di Pasqua è stata amara. Amarissima. Lo dicono di dati delle somministrazioni del vaccino in Italia nella tre giorni che ha accompagnato gli italiani nella seconda ricorrenza pasquale sotto la pandemia. Numeri bassi e sotto la media che rappresentano un vero e proprio inciampo per un piano che non può prevedere giornate come quelle vissute, in particolare, domenica e lunedì. Le vaccinazioni a Pasqua (considerando l’intero weekend lungo) hanno toccato le 500mila inoculazioni totali in tre giorni. Considerando che l’obiettivo, come dichiarato dal Presidente del Consiglio e come ribadito a più riprese dal Commissario Straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, è quello del mezzo milione di somministrazioni al giorno, le evidenze numeriche non possono che essere etichettate come una batosta per l’intera campagna.

Vaccinazioni a Pasqua: il flop che rallenta la campagna di immunizzazione

Già nei giorni scorsi erano emerse molte difficoltà nel raggiungimento di quell’obiettivo indicato dal governo a più riprese. Ora la conferma è arrivata dai giorni festivi. Tra una colomba, un uovo di cioccolata e altre pietanze servite sui tavoli di tutta Italia in zona rossa, le vaccinazioni a Pasqua hanno abbassato la media, come visibile dal portale ufficiale del Ministero della Salute. Il bollettino totale è la somma, anche, di questo weekend festivo. E i dati della tre giorni sono stati raccolti da La Repubblica.

Le somministrazioni sono state 211.650 contro le 235.256 del sabato precedente. Domenica di Pasqua dovremmo essere, invece, sotto le 100mila mentre ieri (lunedì di Pasquetta, ndr) più vicini ai 150.

Per l’esattezza, nella giornata di ieri sono state somministrate 160.628 dosi (di cui oltre 125mila prime dosi e 35.575 seconde dosi). Per un totale che supera di poco i 500mila vaccini somministrati in tre giorni. Un dato molto più basso rispetto al trend in salita della scorsa settimana, quando il piano vaccinale sembrava poter, finalmente, decollare.

I dati fanno a pugni con la realtà. Alcune Regioni lamentano i ritardi nelle consegne, ma il governo ha rassicurato che Pfizer invierà a breve un altro milione e mezzo di dosi. E in attesa dell’arrivo di Johnson & Johnson, la metà delle dosi del prodotto anti-Covid Astrazeneca resta ancora all’interno dei frighi. Considerando che buona parte della campagna vaccinale – secondo i piani iniziali – si basa sul vaccino anglo-svedese, questa titubanza nelle inoculazione non è di certo un dato positivo.

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