Vacche ribelli: la mandria che vive libera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-08-21

Si trova sull’Appennino ligure ed è già stata oggetto di uno spettacolare documentario. Ma c’è chi ne chiede l’abbattimento

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Una mandria di vacche ribelli (una decina di mucche, qualche vitello e un gruppo di tori con il capobranco da 7 tonnellate) vagano per l’Appenino senza alcun controllo. Non sentono la fatica, di giorno scompaiono senza lasciare traccia per ricomparire solo a notte fonda. Si spostano lungo il crinale tra Mele e Masone, terra di mezzo dell’Alta via dei Monti liguri. A quanto pare si tratta di animali sopravvissuti al sequestro di un allevatore della zona e sono già oggetto di un meraviglioso documentario finanziato attraverso la piattaforma di crowdfunding “produzioni dal basso”.

REBEL COWS (English Version) from Vacche Ribelli on Vimeo.

Racconta oggi Repubblica che però l’ultima incursione delle “mucche selvagge” in un campo di patate a Masone, un paese a 30 chilometri da Genova, che risale a qualche giorno fa, ha causato danni nonostante la recinzione elettrificata: “La scossa l’hanno appena percepita. Poi hanno tirato dritto. «Impossibile fermarle. Scendono a valle in piena notte in cerca di cibo e acqua. Quelle mucche sono tornate allo stato brado, mandano all’aria il lavoro di tutta la stagione. E a noi chi paga i danni?» racconta esasperato Michele Parodi, titolare dell’azienda agricola Giassetto mostrando le orme sul terreno e le patate che non potrà più vendere”. Per questo tra gli allevatori c’è chi ne richiede l’abbattimento.

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