«Uscire dall'euro è impossibile»

di dipocheparole

Pubblicato il 2014-11-05

Salvini ha un oppositore in casa. E di quelli tosti

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Flavio Tosi, sindaco di Verona rieletto nel 2012 e popolarissima figura della Lega Nord, è anche il più strenuo oppositore della Cosa Nera che Matteo Salvini sta cercando di mettere su con Fratelli d’Italia e Casapound. Tosi in un’intervista a Repubblica demolisce tanti cavalli di battaglia di Salvini, facendo notare ad esempio che è stato lui, da sindaco, a dire di mettere avanti gli italiani prima di Salvini beccandosi gli improperi di Bossi e Maroni all’epoca, e poi focalizzando la critica sulla questione dell’euro:

«Nella Lega sono stato il primo a dire che la secessione non si poteva fare, che ci voleva un progetto di respiro nazionale che allargasse il centrodestra. Mi fa piacere che oggi si percorra quella strada. Poi, certo, ci sono icontenuti, e su questo ho le mie opinioni, diverseda quelle del segretario federale. A cominciaredalla parola d’ordine dell’uscita dell’euro:è impossibile».

E spiega anche l’intenzione di dare battaglia a Salvini su un punto preciso: l’apertura all’estrema destra.

«Questo è un problema. Se per fermare Renzi vuoi coagulare un soggetto nuovo, questo dev’essere di centrodestra. Da sola, la destra non basta e non vince. Non bisogna incorrere nell’errore di regalare il centro al capo del Pd. E poi una coalizione su basi nuove non la costruisci con le conventio ad excludendum, è assurdo porre veti contro qualcuno».
A che cosa si riferisce?
«In primavera il Veneto va al voto regionale. Io sono il segretario, e assicuro che non ci saranno veti contro il Nuovo centrodestra, che è in maggioranza nella giunta Zaia».
Salvini non la pensa così.
«Appunto».

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