Opinioni
Un terzo degli italiani è senza partito
di dipocheparole
Pubblicato il 2018-01-29
Nell’ultima tornata elettorale nazionale (2013) per le elezioni politiche si è toccato il picco più elevato delle astensioni: un elettore su quattro (25,1%) non è andato alle urne perché non si sentiva rappresentato da nessuno. Oggi il rischio è che quella percentuale salga e raggiunga il 33%, visto che già oggi, e lo certifica un […]
Nell’ultima tornata elettorale nazionale (2013) per le elezioni politiche si è toccato il picco più elevato delle astensioni: un elettore su quattro (25,1%) non è andato alle urne perché non si sentiva rappresentato da nessuno. Oggi il rischio è che quella percentuale salga e raggiunga il 33%, visto che già oggi, e lo certifica un sondaggio LaST di Community Media Research pubblicato oggi da La Stampa, il 30% degli italiani dice che non non c’è un partito in cui si identifica, mentre il 13% sostiene che nessuno si avvicini alle sue idee mentre il 6,8% dice che i partiti e i movimenti sono tutti uguali e il 2,4% che non servono. Già oggi il 43% degli italiani non si identifica tra destra e sinistra mentre il 30% rispetto alle prossime elezioni politiche + attualmente indeciso. Sono indecise più le donne che gli uomini, più quelli con un livello di studio medio, più i disoccupati e i dirigenti (una strana coppia) rispetto alle altre categorie economiche.
La percentuale di quelli che pensano che votare è inutile è drammaticamente aumentata in 5 anni (dal 27 al 48%) e rappresentano la motivazione più alta di gran lunga: visto che questa legislatura ha visto al governo il centrosinistra, è facile indovinare come la pensi la maggioranza di coloro che non andrà a votare e chi soffrirà di più dalla disaffezione al voto. Infine, la Stampa nota:
È il segno emblematico dell’affievolimento delle appartenenze tradizionali, cui ancora nessuna cultura politica si è sostituita. Infatti, se analizziamo questo risultato con la dichiarazione di collocazione nei tradizionali schieramenti politici degli interpellati, possiamo evidenziare dove siano le aree di elettorato più critiche per l’arena politica.
Se l’elettore di centro-sinistra è fra quelli più identificati con un partito (ma solo il 20,8%) o si sente vicino ad esso (39,4%), sono gli elettori cosiddetti moderati (di centro: 61,2%) a esprimere un atteggiamento di gran lunga negoziale. D’altro canto, chi non ritiene di collocarsi in alcuna delle famiglie politiche, manifesta un forte distacco dalla politica (43,8%). Quindi, moderati e quanti non si riconoscono nelle tradizionali culture politiche costituiscono per i partiti i bacini elettorali cui attingere.