Un accordo sporco tra Sky e Mediaset per pagare meno il calcio?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-05-19

Ispezione della GdF in Lega e nelle sedi delle televisioni. L’Antitrust indaga su una possibile intesa tra gli operatori di pay tv per limitare la concorrenza

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Sono in corso da questa mattina delle ispezioni della Guardia di Finanza, condotte dal Nucleo speciale tutela dei mercati, in sei sedi di Lega Calcio Serie A, Mediaset e Sky a Roma e Milano, nell’ambito di una indagine avviata dall’Autorita’ per la concorrenza e il mercato sui diritti tv della serie A di calcio italiana. L’Antitrust si sta muovendo sull’ipotesi che ci sia stata una intesa tra gli operatori di pay tv per limitare la concorrenza.
UN ACCORDO SPORCO TRA SKY E MEDIASET PER PAGARE MENO IL CALCIO?

Tale accordo – sempre secondo l’ipotesi investigativa – sarebbe avvenuto fra i principali operatori attivi a livello nazionale sul mercato delle pay-tv, vale a dire Sky e Mediaset. La stessa Lega calcio, in violazione di disposizioni europee – ipotizzano gli investigatori – avrebbe favorito gli accordi. La storia comincia nel giugno 2015, quando dopo lunga battaglia Sky e Mediaset avevano chiuso un accordo sul campionato: a Murdoch tutto il campionato e a Mediaset le partite di otto squadre sul digitale terrestre. La Lega aveva incassato per il triennio 945 milioni di euro (572 dalla piattaforma satellitare di Rupert Murdoch, gli altri dal Biscione), meno dei 1.100 milioni offerti dai vari concorrenti. Secondo quanto si apprende, l’ipotesi investigativa e che potrebbe concretizzarsi nell’avvio di un procedimento dell’Antitrust è che la vendita dei diritti sia stata alterata sul mercato delle tv a pagamento.
L’ACCORDO DI GIUGNO

L’assegnazione dei diritti tv per le stagioni in questione è datata 26 giugno 2014 e arriva dopo settimane di trattative e accuse incrociate tra i concorrenti e una delle assemblee di Lega piu’ lunghe della storia. Con il si’ di tutti i club e l’astensione della sola Fiorentina, il pacchetto A (quello che assegna in esclusiva le partite delle otto principali squadre italiane sul satellite) va a Sky Italia che ha presentato un’offerta di 357 milioni. I pacchetti B (quello che assegna le partite delle otto squadre piu’ importanti sul digitale terrestre) e D (che vede inclusi gli scontri tra le altre 12 squadre di serie A) vengono aggiudicati a Rti (Mediaset) rispettivamente per 280 e 306 milioni. Alla fine, la rete di Murdoch mantiene l’esclusiva satellitare di tutte le 380 partite della stagione di serie A (per 572 milioni di euro l’anno) acquisendo le partite inserite nel pacchetto D da Mediaset mentre il Biscione si garantisce la diretta di 248 match, con tutte le big, in campo (373 milioni di euro) sul digitale terrestre. Risultato: la Lega Calcio ottiene 943 milioni di euro a stagione, 111 in piu’ del triennio precedente ma un centinaio in meno rispetto a quanto era emerso dall’apertura delle buste. Le offerte di partenza erano infatti 13 e vedevano tra i ‘competitor’ anche Fox ed Eurosport. “La delibera – spiega ad assemblea finita il presidente della Lega, Maurizio Beretta – tiene conto di una valorizzazione dei ricavi e soprattutto degli interessi degli utenti e dei consumatori, attraverso un’assegnazione sulle piattaforme su cui gli operatori sono consolidati”.

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