La reazione della Russia alla decisione dell’Uefa di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-02-25

Il Comitato esecutivo dell’Uefa sposta la sede della prossima finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi: la reazione della Russia

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In reazione all’invasione della Russia nei confronti dell’Ucraina, il comitato esecutivo dell’Uefa si è riunito in via emergenziale e oggi ha deciso di spostare ufficialmente la finale di Champions League – la massima competizione di calcio per club nel continente – da San Pietroburgo allo Stade de France di Parigi. Già nella giornata di ieri si era parlato di un’eventualità simile, restava da stabilire quale sarebbe stata la nuova sede. L’atto finale della Champions torna a Parigi dopo 16 anni: il 17 maggio 2006 il Barcellona si impose sull’Arsenal.

La reazione della Russia alla decisione dell’Uefa di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo

“È un peccato che sia stata presa una simile decisione, San Pietroburgo avrebbe fornito le migliori condizioni possibili per ospitare questo evento calcistico”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Il comitato esecutivo Uefa ha deciso anche che tutte le partite che vedranno impegnate squadre russe e ucraine – incluse le rispettive nazionali a breve impegnate negli spareggi per qualificarsi ai Mondiali in Qatar – si debbano disputare in campo neutro. L’unica squadra coinvolta al di là delle selezioni è lo Spartak Mosca, in corsa in Europa League.

L’associazione del calcio europeo ha anche pubblicato un comunicato di solidarietà con l’Ucraina: “Condividiamo la grande preoccupazione della comunità internazionale per la sicurezza in Europa – si legge – e condanniamo fermamente l’invasione militare russa in Ucraina. In qualità di organo di governo del calcio europeo, la Uefa lavora incessantemente per far crescere e promuovere il calcio secondo valori europei comuni come la pace e il rispetto dei diritti umani, nello spirito della Carta Olimpica. Rimaniamo solidali con la comunità calcistica in Ucraina e siamo pronti a tendere la mano al suo popolo. Affrontiamo questa situazione con la massima serietà e urgenza”. Intanto la UAF, la Federcalcio ucraina, ha chiesto formalmente alla FIFA di escludere la Russia, intesa sia come Nazionale che come squadre di club, da qualsiasi competizione calcistica internazionale.

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