Tutti i profughi di Radio Padania assunti in Regione Lombardia

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2017-05-29

Roberto Maroni e Matteo Salvini sono riusciti nell’epica impresa di salvare una decina di giornalisti delle testate di partito facendola assumere senza concorso nell’ente a guida leghista. Italiani nelle tende, padani negli hotel!1!

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Radio Padania Libera spegne le frequenze radiofoniche e si trasforma in una web radio. È l’atto conclusivo di un’agonia che si protrae da diverso tempo. Prima aveva chiuso TelePadania, poi il quotidiano di partito (finanziato con soldi pubblici) La Padania, sostituito dal più agile Populista. Lo smantellamento delle strutture della vecchia Lega ad opera del Segretario Matteo Salvini si è quindi definitivamente compiuto.

Prima il Nord, prima la nostra gente!

Il cammino verso l’indipendenza della Padania si è interrotto, sacrificato alle ambizioni di leadership nazionale del Ruspa. Ma questo non vuol dire che alcune delle parole d’ordine che dal 1990 la voce della Lega Lombarda prima e della Lega Nord poi ha diffuso nell’etere siano rimaste flatus vocis. Qualcuno evidentemente se le ricorda ancora. Perché La Stampa racconta che una decina degli ex giornalisti di Radio Padania Libera, Tele Padania e del quotidiano La Padania sono stati assunti in Regione Lombardia.
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Sono una decina i giornalisti delle testate “padane” che sono stati assunti a vario titolo in Regione per chiamata diretta – ovvero senza concorso pubblico – con contratto di consulenza o di collaborazione. La Lega dimostra quindi di saper tutelare i posti di lavoro che le stanno a cuore. Uno stile prettamente salviniano che già fece assumere in Regione per chiamata diretta l’ex compagna. Stessa sorte toccò all’ex-moglie, assunta a chiamata in Comune a Milano.

I nomi dei salvati da Salvini e Maroni

Nel suo articolo per La Stampa Michele Sasso fa i nomi dei profughi delle testate Padane approdati nel porto sicuro del Pirellone. Roberto Fiorentini ex direttore di TelePadania oggi direttore di Lombardia Notizie, l’agenzia di stampa della giunta. Agenzia dove approda anche Paolo Guido Bassi, attuale presidente Municipio 4 di Milano. Massimiliano Ferrari già direttore del Tg Nord è stato chiamato a fare il consulente per la comunicazione del Presidente della Regio Insubrica. Un’altra ex giornalista di Tele Padania,  Ilaria Tettamanti, è invece stata tratta in salvo dal gruppo consiliare della Lega in Regione.

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Radio Padania Libera è libera anche dal gender!1

Fabrizio Carcano è passato invece dalla Padania a Roma, diventando portavoce del segretario della Lega Lombarda. Igor Iezzi, segretario della Lega di Milano invece dopo la chiusura della Padania ha trovato posto nello staff dell’assessore allo sport Antonio Rossi mentre il collega Stefano Bolognini è approdato a quello dell’assessora Simona Bordonali. Altri giornalisti sono riusciti a essere tratti in salvo da Salvini e Maroni che se non altro hanno dimostrato di saper salvaguardare i posti di lavoro, dei leghisti.

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