Il turismo spaziale in Europa

di Luca Conforti

Pubblicato il 2014-11-24

Il crash della SpaceShipTwo della Virgin Galactic non sembra aver smorzato i progetti di turismo nello spazio. Anzi: a rilanciare l’idea e a cominciare addirittura a modellarne le occasioni di sfruttamento commerciale adesso è la Francia, dove, forse per la vicinanza di Disneyland a Parigi, si comincia a immaginare di andare a fare un giro …

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Il crash della SpaceShipTwo della Virgin Galactic non sembra aver smorzato i progetti di turismo nello spazio. Anzi: a rilanciare l’idea e a cominciare addirittura a modellarne le occasioni di sfruttamento commerciale adesso è la Francia, dove, forse per la vicinanza di Disneyland a Parigi, si comincia a immaginare di andare a fare un giro nello spazio a bordo di una navicella spaziale (alla modica cifra di duecentomila euro a biglietto: solo per gli ultraricchi), ammirare la terra a 30 chilometri di altezza con un pallone stratosferico (come ha promesso di far fare la società spagnola Bloon a partire dal 2016) oppure, come è già possibile, sperimentare l’assenza di peso su un volo ZERO-G per seimila euro, mentre un giro su un aereo da caccia costerebbe molto meno: “appena” 1500 euro.

Il tutto fa parte, informa La Tribune, di un progetto sostenuto dall’Istituto Europeo del Turismo Spaziale, che ha presentato il suo progetto all’associazione dei giornalisti di aeronautica e spazio insieme all’astronauta Jean François Clervoix. Marc Alban, presidente dell’Istituto, ha spiegato: «Dobbiamo democratizzare l’accesso allo spazio, che per adesso è stato pensato soltanto per un’élite di ricchissimi. Il modo migliore è creare un parco a tema dedicato al turismo spaziale». E così, per un biglietto di 30 euro, un nuovo parco dovrebbe sorgere in un’area ricca di intrattenimenti e attrazioni, con una zona dedicata alla formazione dei candidati alla partenza per lo spazio e uno “spazioporto” con una pista per il volo.
Dove? Ovviamente nulla è deciso. I criteri per la scelta sono i seguenti: da 50 a 60 ettari di terreno a disposizione nei pressi di un aeroporto, possibilmente nei pressi del mare e senza vicini, in modo da non volare sopra case e abitazioni. Un progetto preliminare verrà realizzato entro la fine del 2015, per un investimento che ammonterà a 200 milioni di euro. Il progetto è alla ricerca di investitori per passare alla fase industriale.

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