Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella: cosa non torna nel caso dei ragazzi uccisi a Ercolano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-30

Tornavano da una partita di calcetto, si sono fermati davanti a una villetta. E sono stati colpiti almeno da due colpi di armi da fuoco. Cosa è successo a Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella

article-post

Vincenzo Palumbo, 53 anni, l’uomo che avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno ucciso Tullio Pagliaro, 27 anni, e Giuseppe Fusella a Ercolano, 26 anni ieri è stato a lungo in caserma. I due giovani, incensurati, sarebbero stati scambiati per ladri d’auto dal 53enne, autotrasportatore, già di recente vittima di un furto. Nei confronti di Palumbo è stato emesso un provvedimento di fermo per duplice omicidio volontario.

Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella: cosa non torna nel caso dei ragazzi uccisi a Ercolano

Ma come è possibile che Palumbo abbia potuto scambiare i due ragazzi per ladri? Il Corriere della Sera spiega che Tullio e Giuseppe, cugini e grandi amici, si trovavano nella zona perchè era un luogo che frequentavano spesso in quanto conoscevano tanti amici e le ragazze che frequentavano da poco. I due giovani però non avrebbero in alcun modo dato adito ad atteggiamenti che avessero potuto far pensare a un assalto alla villetta. Infatti i colpi sono stati sparati dal camionista dal balcone della sua abitazione e almeno due sono arrivati a segno trapassando il parabrezza e raggiungendo le vittime alla testa. I due ragazzi infatti su trovavano all’interno della loro Panda, che aveva il muso rivolto verso la villetta, rimasta senza controllo è scivolata all’indietro per alcuni metri, perdendo anche una gomma per poi arrestare la sua corsa contro un muretto.

I due ragazzi non avevano armi nell’auto. Né sono mai scesi. Per questo gli inquirenti non si sono accontentati della confessione di Palumbo e stanno tuttora raccongliendo elementi che possano chiarire se il movente dell’omicidio possa ritrovarsi altrove. Tutto è successo intorno all’una e trenta quando i ragazzi tornavano da un partita di calcetto. Il Corriere ipotizza perché Tullio e Giuseppe si siano fermati davanti alla villetta:

Per esempio potevano voler fare una telefonata, e in via Marsiglia il segnale va e viene, ma in quel punto c’è. E sono in macchina quando Palumbo comincia a sparare con la pistola che detiene regolarmente. Giuseppe esce e prova a scappare a piedi ma è subito colpito. Tullio mette in moto, toglie il freno a mano e poi un colpo lo raggiunge alla testa. La macchina è in folle e va giù all’indietro. I carabinieri la troveranno schiantata contro un muretto laterale. Ha perso anche un ruota. E troveranno una scia di sangue lunga più i dieci metri.

“La nostra città è sconvolta da quanto accaduto la scorsa notte a San Vito. Una tragedia che ha colpito profondamente la nostra comunità”, ha dichiarato il sindaco di Ercolano (Napoli), Ciro Buonajuto, commentando il duplice omicidio di due giovani incensurati, forse scambiati per ladri, uccisi in via Marsiglia, località San Vito a Ercolano. “Questo è il momento del silenzio – aggiunge Buonajuto – al momento gli inquirenti stanno accertando l’esatta dinamica dell’accaduto. Il mio pensiero come sindaco e come padre è per le famiglie colpite da questa immane tragedia”, conclude Buonajuto.

Potrebbe interessarti anche