Clean Power Plan: Trump cancella il piano di Obama contro il riscaldamento globale

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-03-26

L’annuncio di Scott Pruitt: il presidente firmerà martedì un nuovo ordine esecutivo che cancella il Clean Power Plan, la normativa che limita i gas serra nelle centrali a carbone e che è stata sospesa lo scorso anno

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Scott Pruitt, capo dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente (EPA), che qualche giorno fa aveva dichiarato che le emissioni di anidride carbonica non influivano sull’ambiente, ha annunciato oggi alla Abc che martedì il presidente Donald Trump firmerà un nuovo ordine esecutivo che cancella il piano di Obama per ridurre il surriscaldamento globale.

Trump cancella il piano di Obama contro il riscaldamento globale

Pruitt, avvocato che ha fatto carriera politica in Oklahoma (di cui è stato anche Attorney General) grazie alle sue battaglie contro l’aborto, i matrimoni gay, la riforma sanitaria di Obama e le regole ambientali ha fatto sapere che Trump è pronto a cancellare il Clean Power Plan, la normativa che limita i gas serra nelle centrali a carbone e che è stata sospesa lo scorso anno in attesa che una corte federale esamini il ricorso presentato da alcuni stati repubblicani favorevoli all’energia fossile e di oltre cento società. Durante tutta la campagna elettorale Trump ha sempre ribadito un concetto chiave: l’agenzia per l’ambiente deve smetterla di imporre regolamenti assurdi che impediscono la crescita delle imprese e ha pure promesso di eliminare le regolamentazioni vigenti in materia di perforazioni per l’estrazione di idrocarburi in modo da aumentare la produzione di combustibili fossili. C’è di più: Trump è uno che crede che il riscaldamento globale sia un complotto dei cinesi (forse allora qualche affinità con il M5S c’è davvero).

beppe grillo epa trump ambiente
Anno 2012, Trump ci spiegava il complotto cinese del riscaldamento globale.

Per aiutarsi nella scelta del nuovo direttore dell’EPA Trump si è affidatoMyron Ebell, direttore del Center for Energy and Environment presso Competitive Enterprise Institute, un centro di ricerca finanziato dalla società petrolifera ExxonMobil. Ebell è uno dei fedelissimi del neo Presidente ed è un predicato per diventare il futuro Direttore dell’EPA ma soprattutto è una persona che da sempre sostiene che l’effetto serra non sia un vero e reale pericolo.

L’effetto serra non esiste

In più di un’occasione Ebell ha sostenuto che quello sull’effetto serra è solamente allarmismo e che non è assolutamente vero che le attività umane abbiano contribuito al riscaldamento globale. Ma la lotta per l’ambiente del Presidente si svolgerà anche su altri fronti: Trump aveva  già proposto di abrogare alcuni provvedimenti importanti di Obama come il Climate Action Plan e il Clean Power Plan il cui obiettivo era quello di ridurre le emissioni nocive delle centrali elettrice americane (Trump ha detto che il clean power plan è illegale). Inoltre ha anche intenzione – ha detto che “incostituzionale” – di ritirare l’adesione americana all’Accordo di Parigi sul clima (COP21) – che però gli USA hanno già ratificato – che prevede una riduzione delle emissioni entro il 2020 (ovvero entro la fine del primo mandato di Trump).
donald trump clean power plan
L’annuncio arriva dopo la scoppola politica che Trump ha rimediato sull’Obamacare. “I democratici sorridono a (Washington) DC perché il Freedom Caucus, con l’aiuto delle (organizzazioni conservatrici) Club for Growth ed Heritage, hanno salvato Planned Parenthood & Ocare”, ha detto il presidente americano, in un messaggio pubblicato sul suo account personale di Twitter. Oltre a cancellare la riforma sanitaria promulgata nel 2010 da Obama, la proposta presentata dal partito repubblicano, con lui sponsor, puntava a ritirare fondi anche a Planned Parenthood, la maggiore organizzazione di pianificazione familiare degli Stati Uniti, molto criticata dai repubblicani. La proposta è stata ritirata venerdì perché non aveva l’appoggio sufficiente del partito repubblicano in seno alla Camera dei Rappresentanti. Mancavano una ventina di voti sui 216 richiesti. E a ritirare l’appoggio è stato il Freedom Caucus, il gruppo più conservatore del Gop, che conta una trentina di membri nella ‘camera bassa’. Paradossalmente dunque a impedire a Trump di realizzare il suo ‘sogno’ è stata proprio l’ala piu’ radicale, perche’ voleva meno regole e che i cittadini fossero totalmente liberi di scegliere quali assicurazioni mediche fossero adeguate ai loro piani sanitari.

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