Il finto animalista che truffava gli allevatori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-12-04

Era amico di molti parlamentari vicini alla causa. Ora la polizia indaga su decessi e scomparsa di animali affidati

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Marco Pasqua nella cronaca di Roma del Messaggero oggi racconta una storia molto curiosa che riguarda un finto animalista che esibiva anche rapporti di amicizia con parlamentari vicini alla causa, ma nel tempo libero (che oggi probabilmente non avrà più) si dedicava anche ad altro:

 Ma ad A.C., al centro di svariate vicende giudiziarie, di cani e gatti sembra importare assai poco. Come accertato dalla polizia, questo «sedicente animalista» – per usare l’espressione del giudice per le indagini preliminari – spacciandosi per ufficiale di Polizia giudiziaria (grazie anche a falsi tesserini), si faceva assistere dalle forze dell’ordine nell’eseguire sequestri di allevamenti totalmente immotivati.

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Questi blitz avvenivano anche grazie a veterinari che attestavano il cattivo stato di salute degli animali (sempre smentito da successivi controlli). I cani e i gatti, dopo i sequestri, venivano poi affidati a strutture compiacenti. La polizia sta indagando sui decessi e la scomparsa di alcuni di questi animali. Prima di procedere al sequestro, A.C., proponeva agli allevatori di «mettersi d’accordo» per evitare i controlli. Una truffa fortunatamente smascherata dalle forze dell’ordine di Frascati, con la collaborazione della squadra mobile di Asti.

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