Tragedia del Mottarone, il piccolo Eitan sta meglio e domani lascerà la rianimazione

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-05-31

Il bambino di 5 anni è in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale

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Finalmente una buona notizia: la prognosi del piccolo Eitan è stata sciolta, e domani lascerà la rianimazione. Le condizioni del bimbo di 5 anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottatone, sono in significativo miglioramento e questa sera la prognosi è stata sciolta. Eitan è in costante miglioramento sia dal punto di vista del trauma toracico sia dal punto di vista del trauma addominale. Nella giornata di domani uscirà dalla Rianimazione e sarà trasferito in un reparto di degenza. Accanto al piccolo c’è sempre la zia.

Eitan dopo essersi svegliato ha chiesto alla zia notizie della mamma e del papà

Forse ancora non sa di essere l’unico sopravvissuto di quella giornata che era partita come l’occasione per fare qualcosa di nuovo, risalendo lungo il Mottarone a bordo di quella funivia. Forse non ricorda neanche l’abbraccio del padre che ha fatto da scudo durante la caduta di quella cabina. Per questo, la sua prima domanda era stata: “Dove sono mamma e papà”. Poi ha chiesto anche dove si trovasse. Alla zia il delicato compito di raccontare, con calma, cosa è successo domenica mattina.

Come sta Eitan, il bimbo sopravvissuto

Al risveglio il piccolo aveva trovato di fronte a sé il volto della zia Aya. Per le norme anti COVID non sarebbe possibile, ma in questo caso è stata fatta un’eccezione come aveva spietato Giorgio Ivani, responsabile del reparto di rianimazione dell’ospedale infantile: “La nostra è una rianimazione aperta, ma in tempo di Covid non sarebbe possibile per un parente essere presente nella stessa stanza. In questo caso faremo un’eccezione perché sarà fondamentale peril bambino vedere un volto familiare e rassicurante non appena riprenderà conoscenza. Ma dobbiamo essere cauti, non è ancora fuori pericolo”. Il bambino sarà supportato da una squadra di psicologi che avranno il compito di accompagnarlo nella dolorosa consapevolezza di aver perso la mamma, il papà e il suo fratellino.

 

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