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“Tra poco non sarà utile neanche il lockdown”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-10-28

Alessandro Perrella, dirigente infettivologo del Cardarelli, componente dell’unità di crisi regionale in Campania, dipinge a tinte davvero fosche la situazione attuale della diffusione del Coronavirus. Secondo l’infettivologo se non si agisce subito neanche il lockdown sarà più sufficiente a frenare l’avanzata dei contagi

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Alessandro Perrella, dirigente infettivologo del Cardarelli, componente dell’unità di crisi regionale in Campania, dipinge a tinte davvero fosche la situazione attuale della diffusione del Coronavirus. Secondo l’infettivologo se non si agisce subito neanche il lockdown sarà più sufficiente a frenare l’avanzata dei contagi. Ecco cosa ha deto in un’intervista al Mattino:

Cosa dovremmo fare in questa situazione?
«Distanziarci sempre di più. E invece ci assembriamo in piazza per un presunto diritto alla libertà lesa. Libertà non capisco di cosa. Anche sui posti letto vedo miei colleghi parlare di contratto di lavoro dove invece serve senso di responsabilità. Siamo in guerra contro un nemico invisibile emolti non lo capiscono”.

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Ne verremo fuori?
«Sì ma non in tempi brevi. Non tutti sono in grado di comprendere la gravità della situazione. Senza allarmismi dobbiamo dire che solo con unità di intenti ne veniamo fuori feriti ma non vinti».

Sarà il si salvi chi può?
«Questa logica ha mai portato a nulla, è l’antitesi della società».

A che punto siamo?
«Stiamo arrivando al limite dell’utilità del lockdown oltre il quale applicarlo non sarebbe più utile».

Ci spieghi meglio.
«Quello che stiamo vedendo adesso è quello che c’era a dicembre e gennaio di un anno fa, la libera circolazionedi molti asintomatici ma adesso diffusa e moltiplicata per dieci perché il virus si è insediato nella comunità umana. Oggi dietro mille malati ci sono decine di migliaia di asintomatici. L’aumento è esponenziale. Potrei dirle i numeri che conoscono ma basta dire che per quanto possa essere impegnato il sistema sanitario nazionale la libera circolazione del virus farà superare ogni argine all’epidemia».

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