“Mi sono nascosto sotto a un tavolo e ho visto i miei amici morire”, così un bimbo si è salvato dalla strage in Texas

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-05-26

Un bambino di quarta elementare racconta come è sopravvissuto al killer che ha sparato alla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas

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Si moltiplicano le storie dei bambini sopravvissuti alla sparatoria avvenuta alla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, nella quale sono morti 19 giovanissimi studenti e 2 insegnanti per mano del 18enne Salvador Ramos, poi ucciso dalla polizia. Un bimbo di 9 anni ha raccontato come è riuscito a sfuggire alla furia omicida del killer: “Quell’uomo è entrato in classe, si è accovacciato un po’ e poi ci ha detto: è ora di morire. Quando ho sentito gli spari attraverso la porta, ho detto al mio amico di nascondersi sotto qualcosa in modo che lui non ci potesse trovare. Così mi sono nascosto sotto ad un tavolo coperto con una tovaglia di stoffa e ho detto al mio amico di non parlare perché lui ci avrebbe ascoltato”. Nel nascondiglio improvvisato hanno trovato rifugio in 4, mentre Ramos ha aperto il fuoco sui bambini inermi.

“Mi sono nascosto sotto a un tavolo durante gli spari”, così un bimbo si è salvato dalla strage in Texas

“Quando sono arrivati ​​i poliziotti – prosegue il racconto del piccolo di quarta elementare sopravvissuto – uno di loro ha detto: ‘Urla se hai bisogno di aiuto’. Una delle persone della mia classe ha detto ‘aiuto’. Il ragazzo ha sentito per caso, è entrato e le ha sparato. Poi il poliziotto ha fatto irruzione in quella classe. Il ragazzo ha sparato al poliziotto. E i poliziotti hanno iniziato a sparare”. I quattro sono rimasti nascosti e in silenzio finché gli spari sono terminati: “Poi ho aperto la coperta che copriva il tavolo e ho allungato la mano. Sono uscito con il mio amico. Sapevo che c’era la polizia. Ho visto l’armatura e lo scudo”. Le sue insegnanti, Irma Garcia, 46 anni, ed Eva Mireles, 44 anni, sono morte nell’attentato: “Erano brave, sono andate davanti ai miei compagni di classe per aiutarli. Per salvarli”. Il killer, Salvador Ramos, non aveva precedenti penali o malattie mentali conosciute. Prima di commettere la strage aveva litigato con sua nonna e le aveva sparato con un fucile, la donna è attualmente ricoverata in gravissime condizioni.

 

(immagine di copertina: Italy Photo Press)

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