Il test obbligatorio per chi arriva dalla Francia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-09-22

Tamponi o test rapidi per chi arriva da Parigi e dalle tante zone rosse che coprono metà Francia. E controlli non solo in porti e aeroporti ma anche alle frontiere di terra tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria

article-post

“Ho firmato una nuova ordinanza che estende l’obbligo di test molecolare o antigenico ai cittadini provenienti da Parigi e altre aree della Francia con significativa circolazione del virus”. Lo annuncia su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza. “I dati europei non possono essere sottovalutati- prosegue Speranza- L’Italia oggi sta meglio di altri Paesi, ma serve ancora grande prudenza per non vanificare i sacrifici fatti finora”. Quali sono gli obblighi? Spiega il Sole:

Tamponi o test rapidi per chi arriva da Parigi e dalle tante zone rosse che coprono metà Francia. E controlli non solo in porti e aeroporti ma anche alle frontiere di terra tra Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria dove chi vuole entrare in Italia senza troppe attese dovrà munirsi dell’esito di un test. Gli occhi erano puntati da giorni Oltralpe dove i casi di Covid ormai hanno superato più volte la soglia simbolica dei iomila contagi al giorno, anche se ieri sono calati a 5298. E ora in attesa di controlli reciproci su cui le diplomazie stanno ancora lavorando l’Italia ha deciso da oggi di far scattare controlli unilaterali sugli arrivi dalla Francia, come quelli che vengono fatti dai giorni prima di Ferragosto a chi rientra da Spagna, Croazia, Grecia e Malta.

test per chi arriva dalla francia

Le Regioni francesi per cui scatta l’obbligo di tamponi, oltre a Parigi, sono: Alvernia-Rodano-Alpi, Corsica, Hauts-de-France, Ile-de-France, Nuova Aquitania, Occitania, Provenza-Alpi-Costa azzurra. Se negli aeroporti sarà più facile fare i controlli – il commissario Domenico Arcuri sta acquistando grandi quantità di test rapidi da fare negli scali – per gli altri arrivi, soprattutto quelli via terra, potranno scattare controlli alle frontiere. La misura come è stato in passato per gli altri Paesi europei coinvolti dall’obbligo di test prevede comunque la possibilità di presentare l’esito di un tampone effettuato 72 ore prima della partenza o altrimenti ci sarà la possibilità di effetuarne uno entro 48 ore dall’arrivo contattando l’Asl (e restando in quarantena). L’ordinanza sarà valida fino al nuovo Dpcm (l’ultimo scade 117 ottobre) e prevede anche che per chi arriva dalla Bulgaria non ci sarà più l’obbligo di quarantena, mentre perla Serbia cade il divieto di ingresso e transito in Italia.

Leggi anche: I Fratelli Bianchi in isolamento a Rebibbia per proteggerli dagli altri detenuti

Potrebbe interessarti anche