Alla Camera il Centrodestra vira su Fontana, quello che “le famiglie gay non esistono”

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-10-13

Una nuova ‘fumata nera’ alla terza votazione a maggioranza qualificata alla Camera, ma FdI e Lega raggiungono l’accordo sul nome di Lorenzo Fontana

article-post

Una nuova ‘fumata nera’ alla terza votazione a maggioranza qualificata (2/3 dei voti) per eleggere il presidente della Camera. Il responso è di 357 schede bianche. La seduta è stata aggiornata a domani, alle ore 10.30, quando per eleggere il presidente di Montecitorio sarà sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, ossia 200 più 1.

Nel pomeriggio, il vertice tra la premier in pectore Giorgia Meloni e il segretario leghista Matteo Salvini si sarebbe chiuso con l’accordo di candidare alla presidenza della Camera Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega e più volte ministro. Ma, soprattutto, un ultraconservatore che da titolare del Ministero della Famiglia e della Disabilità ai tempi del Conte I si era distinto per le sue posizioni antiabortiste e per affermazioni come “la famiglia è quella naturale, le famiglie arcobaleno per la legge non esistono”.

Lega e FdI trovano l’accordo su Lorenzo Fontana. Ma FI potrebbe non votarlo

I meloniani aspettavano un nome dal Carroccio. E alla fine quel nome è arrivato: sarà Lorenzo Fontana il candidato della Lega per la guida di Montecitorio, dopo il passo indietro di Riccardo Molinari. “Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera”, ha fatto sapere Matteo Salvini. “Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni”.

Ha lasciato pesanti strascichi lo strappo di stamane al Senato, figlio della complicata trattativa sulle caselle di governo. Pesa, all’interno di Fi, il no di Meloni all’ingresso di Licia Ronzulli, fedelissima di Silvio Berlusconi, nella squadra di governo. La palla ora passa nelle mani degli azzurri. Se voteranno Fontana della Lega per la presidenza della Camera? “Ritengo di sì”, ha risposto Paolo Barelli, capogruppo uscente di Fi a Montecitorio. Non nasconde una vena polemica il collega di partito Alessandro Cattaneo, che interpellato dall’Adnkronos su Fontana ha detto: “Non è un problema di nomi. Noi non personalizziamo e non mettiamo veti. Noi…”.

Nel Centrodestra qualcuno invoca un nuovo incontro chiarificatore tra Berlusconi e Meloni. Ma ai vertici di Fdi l’ipotesi di un nuovo vertice viene accolta con scetticismo: “Nuovi incontri con Berlusconi? Secondo me Giorgia non è che ha chissà quanta voglia di trattare con lui dopo quello che è successo… Lei ha sempre detto: voglio fare presto, vado avanti come un treno per fare un governo forte”, ragiona un esponente di peso di Fdi. E a chi gli chiede dei voti per La Russa – che nel pomeriggio ha incontrato alla Camera Meloni – arrivati da una parte dell’opposizione, risponde: “Sono trasversali, Ignazio è uno che si fa stimare”.

Potrebbe interessarti anche