Il terremoto a Zagabria durante il lockdown per il Coronavirus

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-22

Il ministero dell’Interno ha invitato le persone a rimanere in strada ma mantenendo la distanza di sicurezza. “Stiamo affrontando due gravi crisi, il terremoto e l’epidemia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Davor Bozinovic

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Una scossa di terremoto di magnitudo 5.3 è stata registrata vicino a Zagabria, in Croazia. La scossa, secondo i dati dell’Ingv, è avvenuta alle 6.24 (ora italiana) a una profondità di 10 chilometri. Poco lontano dall’epicentro di questa prima scossa, una seconda scossa, di magnitudo 4.9, è stata registrata alle ore 7.01 (ora italiana).

Il terremoto a Zagabria durante il lockdown per il Coronavirus

Un ragazzo di 15 anni è morto nel crollo di un palazzo nel centro di Zagabria. Secondo le prime informazioni ci sarebbero anche tre feriti lievi. Danni ai palazzi più vecchi e alle chiese nel centro storico sono visibili ma non ingenti.

Il sisma ha causato danni materiali significativi e generato panico tra i residenti, in un momento in cui il governo ha vietato gli assembramenti di persone per combattere la diffusione del nuovo coronavirus. Molti abitanti di Zagabria sono scesi in strada spaventati, secondo le testimonianze che arrivano dal posto. Nel centro di di Zagabria, le facciate degli edifici più antichi si sono sgretolate e molte parti della città sono rimaste senza elettricità. Il ministero dell’Interno ha invitato le persone a rimanere in strada ma mantenendo la distanza di sicurezza. “Stiamo affrontando due gravi crisi, il terremoto e l’epidemia”, ha dichiarato il ministro dell’Interno, Davor Bozinovic.

La scossa di magnitudo 5.3 registrata a Zagabria è stata avvertita nettamente anche a Pesaro. Molte persone che stavano dormendo si sono svegliate. Non ci sono danni.

La centrale nucleare di Krsko, in territorio sloveno e distante circa 60 km da Zagabria, continua a operare in modo sicuro e affidabile, senza problemi. Lo segnala il management dell’impianto sul suo sito ufficiale. “Ispezione preventive dei sistemi e degli equipaggiamenti sono in corso” e “la centrale continua a operare a piena potenza”, si legge sul sito dell’impianto, condiviso al 50% da Slovenia e Croazia. “Esperti” della centrale “stanno conducendo analisi come previsto dai protocolli e al momento non c’è necessità di fermare” l’impianto, che non ha subito conseguenze dal sisma, ha specificato stamattina anche il ministero delle Infrastrutture sloveno in un tweet. In Croazia sono stati accertati nelle ultime ore altri 29 casi di coronavirus, con il totale che sale a 235.

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