Più di mezzo miliardo di euro al mese di denaro pubblico: quanto costerebbe per lo Stato pagare i tamponi ai lavoratori

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-10-13

Il calcolo basato sul numero di lavoratori che non si sono ancora vaccinati e il prezzo per i tamponi rapidi (antigenici) che hanno anche un costo ridotto rispetto ai molecolari (che sono più sicuri)

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Numeri da Finanziaria. Questa è la somma che viene fuori facendo una rapida moltiplicazione tra i lavoratori che non si sono vaccinati (ma che, da venerdì 15 ottobre dovranno essere in possesso della Certificazione Verde, anche attraverso test valido per 48 ore) e il costo per ogni singolo tampone. Si parla di circa 600 milioni di euro che sarebbe a carico dello Stato qualora si avverassero i desideri di Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Beppe Grillo: tamponi gratis per chi ha rifiutato di partecipare alla campagna di immunizzazione contro il Covid.

Tamponi gratis, quanto costerebbe allo Stato pagarli al posto dei lavoratori

La cifra è variabile, ma quei 600 milioni di euro sono la soglia minima basata sui stime che potremmo definire ottimistiche. Perché secondo alcuni dati (ufficiosi e non ufficiali) in Italia ci sarebbero tra i 2,5 e i 3 milioni di lavoratori (tra settore pubblico e privato) che non si sono ancora sottoposti alla vaccinazione. Cifra ragguardevole che non tiene conto di altri numeri forniti dalla fondazione Gimbe che indica in una cifra tra i 4 e i 5 milioni gli italiani in età lavorativa non ancora immunizzati. Per questo motivo, considerando la presenza di un numero di disoccupati, dipendenti che lavorano in smartworking (strutturale e non per motivi pandemici), altri che hanno la residenza in Italia e vivono all’estero, limitiamo il calcolo alle cifre più basse: quei 2,5/3 milioni di non immunizzati.

Tutto ciò si moltiplica per altri due fattori. Il primo riguarda il costo dei tamponi. Considerando che per entrare in possesso del Green Pass è sufficiente un test antigenico (quello rapido) che ha ottenuto – con decreto del Ministero della Salute – un prezzo calmierato a 15 euro (8 per i bambini, che restano fuori da questo calcolo) e che, vista la durata per 48 ore sono previsti – in media – 3 test a settimana, ecco che il costo totale a carico dello Stato (dal 15 ottobre al 31 dicembre) si attesterebbe su una cifra monstre: circa 1,3 miliardi di euro. Il che, tradotto in soldoni, equivale a oltre mezzo miliardo di euro al mese (anche di più, arrivando quasi a 600 milioni di euro al mese). E, come detto, si tratta di una stima calcolata per difetto.

Qualora il numero di lavoratori non vaccinati fosse superiore a quota 3 milioni – al netto di chi, per evitare di doversi sottoporre continuamente ai test, deciderà nelle prossime settimane di iniziare il proprio ciclo di immunizzazione contro il Covid -, questa cifra sarebbe ancor più elevata. Quindi, per garantire i tamponi gratis ai non vaccinati, lo Stato si dovrebbe sobbarcare cifre da manovra Finanziaria nel giro di due mesi e mezzo. Soldi che arriverebbero da fondi ad hoc, sempre rifocillati dalle tasse degli italiani.

(foto IPP/Paolo Lazzeroni)

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