Super zona rossa: l’ipotesi del lockdown per tre settimane

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-08

La giornata di ieri ha segnato dei numeri tutt’altro che rassicuranti sul fronte dell’epidemia di Coronavirus: 20.765 nuovi contagi, 207 morti. Raffreddare la curva epidemiologica in salita potrebbe rappresentare un investimento per velocizzare la campagna vaccinale. Le misure restrittive allo studio, come lockdown e zone rosse

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La giornata di ieri ha segnato dei numeri tutt’altro che rassicuranti sul fronte dell’epidemia di Coronavirus: 20.765 nuovi contagi, 207 morti, il tasso di positività che risale al 7,6%. E intanto le terapie intensive si vanno riempiendo. Oggi si terrà una riunione tra Speranza, Figliuolo, Miozzo e Gelmini. Per decidere se sarà necessario varare nuove misure restrittive.

Super zona rossa: l’ipotesi del lockdown per tre settimane

Ieri Matteo Salvini a Live-Non è la D’Urso ha spiegato che spera non ci sia un nuovo lockdown, sintetizzando la linea aperturista portata avanti dalla Lega. Ma di altro avviso è il ministro Speranza. Che spera di poter vaccinare tutti gli italiani entro l’estate, come ha ribadito ieri a Mezz’ora in più da Lucia Annunziata, spiegando che finalmente le dosi di vaccino stanno arrivando. Ma per raffreddare la curva fino a che non ci sarà un numero sufficiente di italiani immunizzati potrebbe essere necessaria un’ultima stretta. Secondo il Corriere le restrizioni ipotizzate potrebbero riguardare il coprifuoco anticipato o il lockdown nel weekend:

Oltre all’indice di positività, balzato al 7,6%, bisogna tenere d’occhio la progressività con cui il virus si muove e bisogna decidere quali possano essere le nuove misure da applicare, visto che il Covid-19 e la variante inglese, che risulta predominante, colpiscono in modo molto diverso da un territorio all’altro. L’idea è che il divieto di circolazione, ora fissato dalle 22 alle 5, possa essere anticipato di due o tre ore. A frenare il ricorso al lockdown generalizzatoèil fronte aperturista, i cui esponenti sono soprattutto nella Lega, in Forza Italia e in Italia Viva. Ma il tema è aperto. Un mese fa il presidente Stefano Bonaccini aveva proposto una zona arancione nazionale, che i governatori avevano respinto. Ma adesso anche tra a destra gli umori stanno cambiando, perché la corsa del virus fa paura. La subordinata è il lockdown solo nei fine settimana, per impedire quel che resta della movida. L’altra possibilità su cui si lavora è la serrata dei negozi almeno dove sono chiuse le scuole

zona rossa italia coprifuoco anticipato
foto IPP/Paolo Lazzeroni
Siena 15/11/2020
emergenza coronavirus – covid 19
toscana zona rossa
nella foto controlli serali da parte dalle polizia davanti la sede storica della Banca Monte dei Paschi di Siena

Invece Repubblica immagina una super zona rossa che per tre settimane, a parte alcune zone dell’Italia con numeri da zona bianca, raffreddi la curva. Una misura che però non servirebbe solo a contenere l’avanzata del virus ma soprattutto a permettere di creare le condizioni migliori per agevolare la campagna vaccinale. Un vero e proprio investimento in vista dell’arrivo delle 50 milioni di dosi previste per il secondo trimestre.

Se dovesse essere necessario un lockdown per vaccinare più in fretta, ragionano fonti di governo, «siamo pronti». Magari lasciando fuori dalle restrizioni alcune Regioni con tassi di contagio da zona bianca. Anche di questo si discuterà nella riunione straordinaria che si terrà oggi tra i ministri Roberto Speranza e Mariastella Gelmini, il capo del Cts Agostino Miozzo e il commissario per l’emergenza, Giuseppe Figliuolo. Al termine della quale il presidente del Consiglio, Mario Draghi, farà un punto con la cabina di regia di maggioranza per decidere il da farsi. Sono passi delicati, quelli che attendono l’esecutivo. E i segnali che la stretta sia imminente non mancano. Il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, ha usato ieri parole molto chiare: «Nelle ultime 24 ore abbiamo registrato oltre 20mila nuovi casi, con un tasso di positività che sale al 7,6%. Servono misure più rigide». È una linea condivisa anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza

“Di media siamo sulle 180mila vaccinazioni al giorno. Con l’arrivo di nuove dosi i numeri aumenteranno in maniera progressiva. Tra i vaccini, c’è anche quello Johnson & Johnson monodose. Un fatto sul piano logistico molto rilevante”, ha spiegato ieri Speranza. Siamo all’ultimo miglio: oltre al vaccino Johnson & Johnson il via libera di Astrazeneca agli over 65 potrebbe imprimere un’accelerazione imponente alla campagna vaccinale. Liberandoci dell’epidemia.

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