La studentessa che ha messo k.o. Pillon e il suo discorso bigotto sul “gender” nelle scuole

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-13

Il senatore della Lega Simone Pillon si era lanciato in un discorso contro il “gender nelle scuole”, indignato per la partecipazione di attivisti LGBT a una conferenza in un liceo di Chiavari. Ma una studentessa di quella scuola gli ha risposto per le rime

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Ci ha pensato una studentessa di liceo a rispondere a tono a Simone Pillon: il senatore della Lega si era lamentato in un post sul suo profilo Facebook della decisione del liceo Marconi Delpini di Chiavari di ospitare una conferenza di attivisti LGBTQIA+. “Il tutto con buona pace del pluralismo – ha scritto Pillon – oltre che del contraddittorio, della scienza, del rispetto per la fede cristiana e soprattutto del diritto dei genitori di educare liberamente i propri figli, specialmente con riguardo a questioni tanto delicate e dibattute”.

La risposta della studentessa a Pillon che farnetica sul “gender”

Al post ha risposto, appunto, una studentessa proprio di quella scuola, Ludovica Orlandini. “Posso tentare di tranquillizzare i vostri bollenti spiriti – ha scritto la giovane – informandovi del fatto che il corpo studentesco abbia accolto con entusiasmo questa iniziativa, e che nessuno di noi si sia sentito disturbato da ciò”. “Tuttavia – ha aggiunto – mi intristisce il clima caratterizzato da un estremo accanimento nei confronti di un qualcosa che, ormai, fa parte della nostra quotidianità e N O R M A L I T À. Piuttosto, fossi in lei, utilizzerei il potere e il suo seguito per battermi per cause più rilevanti, rispetto all’informazione ed alla possibilità di comprendere meglio sia noi stessi che gli altri, tipo concentrandomi sulle classi in dad per mancanza di riscaldamento e così via”.

Il commento di Ludovica Orlandini

La ragazza ha “rassicurato” Pillon e i suoi seguaci che “se l’argomento in questione è così assurdo, come questa sezione dice, dei ragazzi del liceo se ne renderanno benissimo conto”. Poi un ulteriore affondo: “Lo scopo di questo commento è quello di farvi dormire tranquilli, i vostri figli supereranno anche questa come hanno superato due anni di distruzione psicologica ,data da una pandemia, di cui nessuno di voi politici si è interessato fino ad ora”. Nel suo post, il senatore si era anche preso gioco di una delle relatrici, Giulia Tracogna, che sul proprio profilo ha inserito i pronomi “she/they”, chiamandola “la dottoressa (o le dottoresse, o i dottori) Tracogna, che viene/vengono comunque messa/messe/messi in cattedra a spiegare l’identità di genere ai ragazzi”. Il nodo del discorso di Pillon è che ci debba essere contraddittorio in temi simili, come se non bastasse il continuo indottrinamento implicito che va in senso contrario all’autodeterminazione di genere, oltre al fatto che non possa esserci contraddittorio a un fatto che è semplicemente naturale. “Sono tutti allineati per far credere che ognuno possa scegliere il proprio genere – ha replicato il senatore alla studentessa – ma non è così. E questa ideologia crea disastri nella vita delle persone e nella società. Se siete tanto convinti, ascoltate anche un’altra campana. Per omologarsi al pensiero unico c’è sempre tempo”.

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