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Lo striscione di Rifondazione Comunista “contro Putin e contro la Nato” (e l’Anpi si dissocia)

Massimiliano Cassano 25/04/2022

Fabrizio De Sanctis, presidente provinciale di Anpi Roma, si dissocia pubblicamente dallo striscione apparso durante il corteo del 25 Aprile partito da largo Bompiani esposto da Rifondazione Comunista: “Basta guerre, contro Putin e contro la Nato”

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Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo lo aveva chiesto esplicitamente: “Niente bandiere della Nato alle manifestazioni per il 25 Aprile”. Ma a Roma, durante la manifestazione per il settantasettesimo anniversario della Festa della Liberazione, uno striscione di Rifondazione comunista esposto a largo Bompiani ha generato imbarazzo tra i rappresentanti dei partigiani per il motivo opposto. “Basta guerre, contro Putin e contro la Nato”, è lo slogan che campeggia nel punto dal quale è partito il corteo. Poco distante uno stendardo con la raffigurazione della morte che imbraccia una falce e indossa come mantello una bandiera degli Usa.

Lo striscione di Rifondazione Comunista “contro Putin e contro la Nato” (e l’Anpi si dissocia)

“Non condivido queste bandiere, sono inopportune – ha commentato il presidente provinciale dell’Anpi Roma, Fabrizio De Sanctis, in piazza per la manifestazione – e adesso ce ne occuperemo. Siamo grati agli alleati e alle migliaia di giovani statunitensi morti per la liberazione dell’Italia. Vogliamo mantenere il senso di festa nazionale fondamentale del nostro paese e il senso di commozione per i caduti della Resistenza. Abbiamo sempre condannato l’occupazione di uno Stato sovrano. Il tema centrale è la pace. Noi siamo contro l’invio delle armi e il riarmo dell’Europa”.

Festa della Liberazione, tensioni anche a Torino

Tensioni intorno al ruolo degli Stati Uniti anche a Torino, dove i muri della sede del Pd di via Oropa sono stati imbrattati con vernice rossa con le scritte “Servi della guerra” e “Servi della Nato”. Il consigliere comunale di +Europa e Radicali Italiani Silvio Viale, contestato ieri sera durante la tradizionale fiaccolata del 25 aprile, per essersi presentato con bandiere della Nato insieme a quelle dell’Ucraina e dell’Europa, fa sapere che è stata lanciata vernice rossa contro le serrande della sede dell’associazione radicale Aglietta. “Abbiamo marciato sventolando le bandiere Ucraine, dell’Unione Europea e della Nato – spiega Viale – nel cuore della nostra Europa, c’è una nuova resistenza, ci sono dei nuovi partigiani che una mattina di due mesi fa, si sono svegliati e hanno trovato l’invasor. Un invasore il cui obiettivo non è il Donbass, o l’Ucraina, ma l’Europa intera, il suo modello democratico, i suoi valori, le regole del suo stato di diritto. In altre parole: tutti noi. Chi in Ucraina combatte contro Putin, anche a costo della propria vita, per liberarsi e liberarci da quell’invasore, è a tutti gli effetti un partigiano. Sventolare la bandiera dell’Ucraina, insieme a quelle dell’Unione Europea e della Nato, due ombrelli che, anche nelle loro imperfezioni, ci rendono più forti di fronte a quell’invasore, significa difendere i valori dell’antifascismo nel presente del mondo in cui viviamo”.

 

(immagine di copertina: screenshot video Local Team)

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