Mattarella ha deposto una corona d’alloro sulla tomba del milite ignoto | VIDEO

di Enzo Boldi

Pubblicato il 2022-04-25

Il Presidente della Repubblica, come ogni 25 aprile, si è recato all’Altare della Patria prima di partire alla volta di Acerra

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Come già accaduto nei precedenti sette anni del suo mandato (rinnovato alla fine dello scorso mese di gennaio con il voto della Camere riunite) Sergio Mattarella questa mattina si è recato all’Altare della Patria per deporre una corona d’alloro sulla tomba del milite ignoto. Il Presidente della Repubblica, dopo aver affrontato la scalinata del Vittoriano di piazza Venezia, ha atteso che i due corazzieri che lo avevano accompagnato posassero quel simbolo, prima di fermarsi lì davanti per alcuni istanti di silenzio e contemplazione.

Mattarella depone la corona d’alloro sulla tomba del milite ignoto

Come ogni 25 aprile, come ogni Festa della Liberazione. Pochi minuti prima delle 9, il Capo dello Stato ha omaggiato la memoria dei caduti con quella corona di alloro, prima di partire alla volta di Acerra. Nella città campana, infatti, si terrà la cerimonia ufficiale di questa giornata che simboleggia la storia dell’Italia che sconfisse il fascismo e l’invasione nazista durante la Seconda Guerra Mondiale. Un luogo non casuale: lì, infatti, ci furono molti combattimenti contro i tedeschi e quella città divenne il simbolo prima delle violenze – con il massacro di 88 civili – e poi della resistenza italiana.

“Da Acerra, idealmente, abbracceremo tutti gli altri luoghi che videro l’eroismo, la sofferenza e, troppo spesso, la morte di quanti si sacrificarono per consegnarci un Paese libero e democratico. Nelle carceri e nei lager, a Cefalonia come a Montelungo”.

La visita ad Acerra era stata annunciata così, venerdì scorso, dallo stesso Sergio Mattarella. E oggi, 25 aprile, il Presidente della Repubblica sarà accolto nella città campana per ripercorrere quelle dolorose tappe della storia d’Italia e di quelle violenze perpetrate da parte degli invasori che devastarono il nostro Paese. E non mancherà sicuramente, come già fatto qualche giorno fa, un parallelismo – inevitabile – con l’attuale situazione in Ucraina.

(foto e video: da profilo Twitter del Quirinale)

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